L’Università Statale di San Francisco disinveste da 4 aziende che lucrano sulla guerra Israele-Gaza
Secondo Noam Perry, coordinatore della ricerca strategica dell’AFSC, la Lockheed Martin, uno dei maggiori produttori di armi al mondo, ha fornito gli F16 e gli F35 all’aviazione israeliana, mentre la Leonardo ha dotato la marina israeliana dei cannoni da 76 mm che hanno colpito Gaza dal mare.
La Palantir Technologies, con sede a Denver, ha contribuito a sviluppare “liste nere” di persone da eliminare per Israele, mentre la Caterpillar, famosa per i suoi bulldozer corazzati D9, è da tempo un bersaglio degli attivisti palestinesi per il suo ruolo nella demolizione di case e infrastrutture civili.
“Questi bulldozer sono stati fondamentali anche per l’invasione di terra della Striscia di Gaza da parte di Israele: accompagnavano le truppe da combattimento e spianavano strade e interi quartieri residenziali” ha spiegato Noam Perry.
In una dichiarazione rilasciata da Students For Gaza SFSU si afferma che l’università ha cominciato a utilizzare un nuovo linguaggio, in base al quale la decisione presa riguardo a queste quattro società fa parte di un impegno più ampio a disinvestire da altre aziende che violano i diritti umani. Tale nuovo linguaggio verrà aggiunto alla dichiarazione sulla politica degli investimenti, che sarà incentrata sui diritti umani.
Nei mesi di aprile e maggio di quest’anno, gli studenti avevano montato per tre settimane un accampamento alla SFSU, come parte dell’ampio movimento che chiedeva alle università di disinvestire dalle aziende considerate complici della guerra di Israele contro Gaza. La SFSU è stata poi la prima università degli Stati Uniti a tenere negoziati pubblici con gli studenti.
Alla fine del semestre si è arrivati a un primo accordo con l’amministrazione. La leadership studentesca, i docenti, gli osservatori, l’amministrazione e membri dell’AFSC hanno poi formato un gruppo di lavoro estivo per esaminare le politiche di investimento dell’università.
Nonostante il successo ottenuto con la decisione della SFSU, secondo Noam Perry c’è ancora molto lavoro da fare.
Middle East Eye
American Friends Service Committee
Articoli correlati
- Oryan, Itamar e Yuval
Nuova condanna al carcere militare per tre obiettori di coscienza israeliani
Nonostante il clima di guerra nel paese, Mesarvot, la Rete israeliana di obiettori di coscienza israeliani, continua a sostenere chi rifiuta di servire nell'IDF, l'esercito israeliano. Itamar Greenberg si è detto convinto di appartenere a una generazione che porrà fine all’occupazione dei territori9 settembre 2024 - Mesarvot - Attivisti e giornalisti internazionali martiri della pace
Gli eroi del nostro tempo: le voci silenziate della resistenza nonviolenta
Le storie di Aysenur Ezgi Eygi, Rachel Corrie, Tom Hurndall e Shireen Abu Akleh potrebbero essere lette a scuola, come parte integrante di un programma di educazione alla pace. Queste persone hanno sacrificato la propria vita mentre cercavano di difendere i diritti dei palestinesi8 settembre 2024 - Alessandro Marescotti - Pacifisti non si nasce, si diventa.
A 15 anni Medea Benjamin ha scoperto la bellezza del popolo palestinese
Medea Benjamin, la focosa co-fondatrice di CodePink, una delle maggiori associazioni per la pace negli Stati Uniti, ha regalato una coinvolgente “conversazione di gruppo” ad una quarantina di attivisti romani, venuti a sentirla il 3 settembre presso la Casa Internazionale delle Donne.8 settembre 2024 - Patrick Boylan - Discorso all'incontro "Palestina casa mia"
Gli occhi di Mahmud
Ci sono immagini che rimangono nel cuore, che ci colpiscono. E sono quelle parole, quegli occhi, quelle sofferenze che ci consentono di dire no e di attivare la "non accettazione della realtà". Mahmud, il bambino palestinese senza braccia, ci guarda e ci interroga fin nel profondo della coscienza25 agosto 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network