Un’ora di F35 o un anno di insegnamento? Mobilitiamoci contro la guerra il 26 ottobre
ALBERT - BOLLETTINO QUOTIDIANO PACIFISTA
Albert: la voce della ragione in tempi di guerra
IL GOVERNO HA DICHIARATO GUERRA AL FUTURO DEGLI ITALIANI
La scelta del governo di aumentare le spese per armamenti e tecnologie militari comporta gravi conseguenze per la scuola e per l’intero sistema educativo. Con i costi di ogni ora di volo di un F-35, potremmo mantenere un docente nelle aule scolastiche per più di un anno. Mobilitiamoci il 26 ottobre per dire basta a queste scelte e per un futuro di pace.
La guerra non è mai una soluzione, ma una voragine senza fondo che divora risorse, speranze e opportunità. Oggi siamo di fronte a una scelta: investire in strumenti di guerra o investire nell'educazione e nel futuro delle nostre comunità. Il 26 ottobre migliaia di persone saranno in piazza per chiedere al governo di fermare questa corsa agli armamenti che rischia di sottrarre risorse preziose alla scuola pubblica, alla sanità e a tutti quei settori fondamentali per la vita e il benessere dei cittadini.
Ogni ora di volo di un F-35 costa 40.650 euro. Allo Stato un insegnante cosa ogni anno 30.000 euro.
Dieci ore di volo di un F-35 equivalgono a garantire 13 insegnanti in servizio per un anno.
Per finanziare le future ore di volo ai confini con l'Ucraina e sul Mar Nero si ridurranno progressivamente le risorse a disposizione delle scuole, con il rischio concreto di eliminare posti di lavoro per i docenti e peggiorare la qualità dell’insegnamento. Nel solo 2022 l'Aeronautica Militare ha vantato nella sola Romania un semestre di 1000 ore di volo. Un importo stimabile in 60 milioni di euro annui per il solo carburante.
E poi c'è la spinosa questione dei nuovi acquisti di aerei da guerra e dei relativi tagli alle spese sociali.
L’acquisto di due F-35, per esempio, richiede 160 milioni di euro. A pesare sul bilancio è, in particolare, l’acquisto di ulteriori 25 caccia F-35, per una spesa complessiva di 7 miliardi entro il 2035.
Per coprire questa cifra il governo nell'immediato ha deciso di tagliare 5.660 insegnanti dall’organico del prossimo anno scolastico, privando migliaia di studenti dell’attenzione e del sostegno educativo di cui hanno bisogno. E, come se non bastasse, un singolo missile Meteor a lungo raggio, destinato a equipaggiare questi aerei, ha un costo di 1.200.000 euro: denaro che potrebbe coprire gli stipendi di 40 insegnanti per un anno intero.
È il momento di dire basta a questa guerra silenziosa contro il nostro futuro. Gli investimenti pubblici devono essere orientati verso la costruzione della pace, dell’educazione e di un tessuto sociale più giusto e solidale.
PeaceLink sostiene la mobilitiazione del 26 ottobre.
Occorre un’inversione di rotta che tuteli l’istruzione pubblica, la sanità e il welfare, per un’Italia che ripudi la guerra non solo a parole ma con i fatti.
Questa mobilitazione nazionale vuole mandare un messaggio forte e chiaro: la pace, la scuola, la sanità e lo stato sociale sono le vere priorità del Paese.
Articoli correlati
- "Per ore e ore hanno tentato in tutti i modi di farci chiudere la bandiera della PerugiAssisi"
Fondazione Marcia Perugia-Assisi: esclusi dal palco del 15 marzo a Roma
Sulla sua pagina Facebook la Fondazione esprime forte disappunto per il clima di ostilità subito nella piazza "pro-Europa" convocata da Michele Serra. Ma la scelta di partecipare all'evento ha ricevuto molteplici critiche.19 marzo 2025 - Alessandro Marescotti - L'Europa dei sonnambuli e la rabbia della sconfitta
Perché temere il dialogo tra Russia e Stati Uniti?
Oggi, mentre gli Stati Uniti cercano canali di comunicazione con Mosca, c'è chi in Europa reagisce con isteria mentre occorre solo gioire perché si sta allontanando lo spettro della guerra nucleare, pericolosamente sfiorata nel 2022.18 marzo 2025 - Alessandro Marescotti - Albert - bollettino pacifista dal 10 al 16 marzo 2025
Un'azione europea contro il piano di riarmo della von der Leyen
Dal 10 aprile al 9 maggio 2025 si terrà un'iniziativa internazionale contro l'aumento europeo delle spese militari. L’International Peace Bureau (IPB) denuncia il riarmo a discapito della pace, del benessere e della sostenibilità ambientale. Sul sito di PeaceLink c'è una raccolta di firme online.16 marzo 2025 - Redazione PeaceLink - L'evento organizzato a Roma da Michele Serra
I sostenitori del riarmo e quelli della pace si sono dati appuntamento in piazza in nome dell'Europa
"L'Europa deve riarmarsi, è finito il tempo della melassa", ha detto Carlo Calenda. Tantissimi pacifisti si sono dissociati da questa manifestazione. Su PeaceLink è stato lanciato un appello contro il piano europeo di riarmo. Chi firmerà fra quelli che hanno aderito alla manifestazione di oggi?15 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network