Il Schweizerische Friedensbewegung (SFB), il movimento svizzero per la pace

Sì alla pace, No alla NATO: l’appello del movimento svizzero per la pace

Il SFB esorta alla resistenza contro l’avvicinamento della Svizzera alla NATO e lancia l’appello “No all’adesione alla NATO!”. L’alleanza militare, che ha già condotto diverse guerre di aggressione, rappresenta una grave minaccia per la pace nel mondo.
8 gennaio 2025
Pressenza Zürich

"Sì alla pace, no alla NATO" Banner del Movimento svizzero per la pace SFB

Il Consiglio federale sta spingendo la Svizzera sempre più nelle braccia dell’aggressiva alleanza militare con la NATO che ha condotto guerre contro Paesi come la Jugoslavia e l’Afghanistan, in violazione del diritto internazionale, ha contribuito in modo significativo all’escalation del conflitto in Ucraina. A destare particolare preoccupazione è proprio la possibilità che in futuro le truppe e il materiale bellico della NATO possano essere, entro breve tempo, trasportati attraverso la Svizzera nell’ambito del progetto PESCO (Permanent Structured Cooperation. La cooperazione strutturata permanente rappresenta un elemento costitutivo della politica di difesa dell’UE. Istituita nel 2017 per consentire agli Stati membri dell’UE di collaborare più strettamente nel settore della sicurezza e della difesa. N.d.T.). Il Consiglio federale ha inoltre deciso di aderire al progetto Sky Shield, un sistema di difesa aerea della NATO esplicitamente indirizzato contro la Russia: la dipendenza della Svizzera dalla NATO per la tecnologia militare è in aumento. Ignorando la procedura democratica prevista per queste decisioni, la Presidente della Confederazione svizzera, Viola Amherd, ha acquistato i caccia F-35, il cui impiego è consentito solo con il consenso della NATO.

Il Consiglio federale svizzero sta deliberatamente chiudendo gli occhi sul fatto che la NATO è un’alleanza belligerante che si è già resa responsabile di diverse guerre di aggressione, come il conflitto in Jugoslavia che decenni fa ha minato le possibilità di un ordine di sicurezza stabile in Europa e l’accerchiamento sistematico della Russia attraverso l’espansione della NATO verso est negli anni successivi che ha contribuito ulteriormente a ciò. Senza la resistenza, la NATO farà precipitare l’umanità nella prossima guerra mondiale, molto probabilmente combattuta con armi nucleari. È tempo di prendere una posizione ferma contro qualsiasi ulteriore avvicinamento o cooperazione con la NATO.

L’SFB è l’unica organizzazione pacifista in Svizzera che sostiene con coerenza soluzioni pacifiche e la salvaguardia della neutralità, nel rifiuto di favorire la fornitura di armi nelle zone di guerra. Nell’ambito di un’ampia campagna informativa, lancia ora l’appello “No all’adesione alla NATO!” per informare l’opinione pubblica sul ruolo aggressivo della NATO e sugli sviluppi problematici di cui si rende partecipe la politica estera svizzera. Negli ultimi anni, il Consiglio federale ha danneggiato notevolmente la reputazione internazionale della Svizzera come Paese neutrale e pacifico. Se la Svizzera volesse dare un contributo alla pace in Europa e nel mondo, dovrebbe opporsi in ogni caso all’adesione alla NATO e ad un ulteriore avvicinamento. Con la petizione “No all’adesione alla NATO!”, il movimento pacifista svizzero si rivolge a tutti coloro che hanno a cuore la pace e la sicurezza e chiede un’azione comune per fermare questo pericoloso sviluppo.

Per maggiori informazioni: www.friedensbewegung.ch/nein-zur-nato

Note: Traduzione dal tedesco di Martina D’Amico. Revisione di Maria Sartori.

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