«Israele usa le bombe a frammentazione»
«Israele sta usando delle bombe a frammentazione», questa la denuncia presentata ieri da Human rights watch (Hrw). L’organizzazione per i diritti umani con sede a New York ha affermato di avere la prove fotografiche di stock di M483A1, proiettili di artiglieria che contengono al loro interno 88 munizioni “cluster” che, nel 14% dei casi, restano inesplose ponendo dei seri rischi per la popolazione civile. Le foto sono state scattate sul confine israelo-libanese dopo che mercoledì scorso una granata a frammentazione aveva ucciso un civile e feriti altri dodici nel villaggio di Bilda, nel Libano meridionale. «Le bombe “cluster” sono inaccettabilmente inaccurate e inaffidabili quando usate in aree popolate da civili», ha detto il direttore di Hrw, Kenneth Roth. Secondo alcune interpretazioni della legislazione internazionale, l’uso delle bombe a frammentazione in aree densamente abitate costituirebbe una violazione della legge umanitaria. Roth che ha chiesto ad Israele «di smettere immediatamente di usare le bombe a frammentazione in Libano».
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