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Gli anni pionieristici della telematica amatoriale

Il progetto visionario di PeaceLink

Il progetto metteva al centro il libero scambio di informazioni, lontano dalle censure e vicino al cuore della democrazia. Con Peacelink sognavamo un mondo dove le informazioni fossero libere, dove ognuno potesse avere voce, e dove la tecnologia potesse essere il veicolo per la pace.
10 settembre 2024
Giovanni Pugliese
Alcune foto del secondo convegno di Peacelink, dal titolo "Oltre Internet" tenuto a Statte il 26 e 27 ottobre 1996 Rovistando tra vecchi ricordi, mi tornano in mente gli anni pionieristici della telematica amatoriale. Tempi in cui la tecnologia non era accessibile come oggi e le connessioni erano lente, ma la passione correva più veloce della luce!
In quegli anni, combattevamo per un sogno: usare la telematica come strumento di pace, conoscenza e libertà. È qui che nacque Peacelink, un progetto visionario che metteva al centro il libero scambio di informazioni, lontano dalle censure, dagli interessi di pochi, e vicino al cuore della democrazia.
Alcune foto del secondo convegno di Peacelink, dal titolo "Oltre Internet" tenuto a Statte il 26 e 27 ottobre 1996
Non era facile, anzi, era una sfida continua.
La telematica era quasi un tabù per molti, un universo poco compreso e talvolta temuto. Ma noi ci credevamo, sapevamo che dietro quegli schermi, dietro quei modem scricchiolanti, si celava la possibilità di costruire ponti tra le persone, di superare i confini geografici e culturali.
Con Peacelink e la telematica amatoriale, sognavamo un mondo dove le informazioni fossero libere, dove ognuno potesse avere voce, e dove la tecnologia potesse essere il veicolo per la pace e l'innovazione sociale.
Quanti sogni, quante battaglie, ma anche quanti traguardi!
Oggi, guardandomi indietro, penso a quanto fosse giusto quel sogno e quanto sia ancora attuale. La telematica, la comunicazione, la rete... non sono solo tecnologia. Sono strumenti potenti che possono, se usati bene, dare vita a un mondo più giusto, inclusivo e pacifico.
Vittorio Moccia, Enrico Marcandalli, Giovanni Pugliese e Alessandro Marescotti
Quella battaglia non è finita, ma è diventata una realtà su cui costruire ancora di più!
Note: UNA BREVE NOTA SU GIOVANNI PUGLIESE

L'INIZIO DI PEACELINK

Giovanni Pugliese è stato uno dei fondatori di PeaceLink ed è stata la figura chiave per progettare e far funzionare la rete di BBS su cui PeaceLink ha mosso i primi passi dal 1991-1992. Dal 1995 ha avuto un ruolo chiave nel lanciare il primo sito web di PeaceLink assieme ad Enrico Marcandalli.

SYSTEM OPERATOR

Ho conosciuto Giovanni Pugliese nel lontano 1991, quando era system operator di uno dei primi sistemi telematici amatoriali del Mezzogiorno.

Dal nostro incontro è nata l'idea di creare una rete telematica per la pace. Quelli sono stati anni in cui Giovanni ha dedicato il suo tempo libero a una forma di volontariato nuova: il volontariato dell'informazione, per dare voce a chi non ne aveva. Oggi tutti hanno la possibilità di scrivere online e di esprimere il proprio pensiero, ma ci sono stati pionieri dei social network, e Giovanni è sicuramente stato uno di questi.

L'IMPEGNO CIVILE

Giovanni ha svolto il suo ruolo con passione e impegno civile, anticipando ciò che oggi definiamo cittadinanza attiva digitale. Il suo mediattivismo è stato una fusione di competenze tecniche rare con una spiccata natura libertaria, caratteristica che lo ha sempre contraddistinto. Ha saputo promuovere il pluralismo, ascoltando e valorizzando il pensiero degli altri. È una persona con una visione aperta e innovativa. Sa anticipare il futuro.

LA TELEMATICA PER LA PACE

Con Giovanni ho condiviso esperienze indimenticabili e preziose, momenti che hanno arricchito entrambi e ci hanno permesso di contribuire a un progetto forse più grande di noi. Giovanni è stato mosso dal desiderio di costruire un mondo più giusto e più libero. E lo ha fatto con entusiasmo. Da Giovanni ho imparato tante cose tecniche ma soprattutto ho apprezzato le qualità umane senza le quali la tecnica non porta un beneficio per tutti.

Ha saputo offrire quelle competenze e quei valori necessari a realizzare la prima rete telematica per la pace in Italia.

Alessandro Marescotti

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