Processo Ilva

Processo «Ambiente svenduto»

Polemica tra giudici e difesa per 43 mila pagine di nuovi atti

Udienza del processo aggiornata al 28 marzo
8 marzo 2017
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

TARANTO - Aspra polemica tra il presidente della Corte d’assise di Taranto, Michele Petrangelo, ed alcuni legali del collegio difensivo nel processo 'Ambiente svendutò per il presunto disastro ambientale causato dall’Ilva in cui sono imputate 44 persone fisiche e una società. Motivo del contendere: il termine concesso alla difesa - ritenuto non congruo dai legali - per esaminare i 14 faldoni di indagini integrative depositati l’1 marzo scorso dai pm, pari a 43mila pagine, che riguardano la famiglia Riva e in particolare la società Partecipazioni Industriali (ex Riva Fire), rimasta nel procedimento sia nelle vestiti di società imputata ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche sia come responsabile civile. Le posizioni di Ilva spa e Riva Forni elettrici sono state invece stralciate per poter permettere ad entrambe di accedere al patteggiamento.

La nuova documentazione comprende soprattutto verbali, bilanci, consuntivi, organigrammi societari e atti di convegni. La Corte d’assise aveva rinviato ad oggi il processo, concedendo solo sei giorni al collegio difensivo per leggere le carte. L'avvocato Pasquale Annicchiarico, difensore di Nicola Riva, dell’omonima famiglia ex proprietaria del Siderurgico, ha evidenziato l’impossibilità di visionare tutti i documenti, ma l'istanza di rinvio è stata rigettata. «In definitiva, questa Corte - ha attaccato il legale - ha concesso un termine di 130 ore (lavorando ininterrottamente 24 ore al giorno compresi sabato e domenica scorsi) per studiare (e non semplicemente sfogliare) 43mila pagine molto complesse, ovvero una media di oltre 300 pagine all’ora. Dalla lettura dei numeri appare evidentissima, per chi ancora abbia voglia non solo di essere ma anche di apparire 'super partes', la concreta lesione del diritto di difesa». La Corte d’assise aveva invitato le parti a procedere con la presentazione dei mezzi di prova, ma la difesa ha presentato altre eccezioni spingendo i giudici a riunirsi nuovamente in Camera di Consiglio per la decisione.

Poi, i legali degli imputati hanno presentato le richieste dei mezzi di prova che si riferiscono a liste dei testimoni e produzione di documenti. L’udienza è stata aggiornata al 28 marzo, giorno in cui i pubblici ministeri esprimeranno il loro parere sulle richieste istruttorie della difesa e i legali degli imputati potranno interloquire sull'enorme mole di documenti presentata dai rappresentanti dell’accusa.

L’avvocato Pasquale Annicchiarico, difensore di Nicola Riva, ha detto nel suo intervento in aula che il processo «non ha problemi di prescrizione e non ha più alcun imputato in custodia cautelare ma 'solò la pressione di una parte dell’opinione pubblica e del pubblico in udienza, che ha addirittura applaudito, come allo stadio, alla lettura dell’ordinanza con cui la Corte ha ritenuto di rigettare tutte le eccezioni sollevate dalle difese».

Articoli correlati

  • Onore ai 32 mila
    Taranto Sociale
    Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva

    Onore ai 32 mila

    Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".
    13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
    Taranto Sociale
    Audizione di Alessandro Marescotti

    Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo

    Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.
    8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
  • Taranto: città laboratorio dell’ambientalismo basato sulla citizen science
    Citizen science
    La democratizzazione dei dati ambientali

    Taranto: città laboratorio dell’ambientalismo basato sulla citizen science

    Grazie alla tecnologia e alla disponibilità di dati ambientali, Taranto è diventata una delle città più monitorate d'Italia, e i cittadini hanno accesso a una vasta gamma di informazioni, tra cui i livelli di benzene, resi noti online ora per ora tramite le centraline di monitoraggio.
    8 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto
    Ecologia
    Partenza dal piazzale Bestat alle ore 17

    Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto

    Occorre fermare le emissioni dell'ILVA che sono alla base di gravi danni alla salute e all'ambiente. E al contempo avanziamo la richiesta di un risarcimento alla comunità e di un nuovo sviluppo che parta dalla rigenerazione del territorio.
    19 marzo 2024 - Associazioni Riunite Taranto
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)