Lettera aperta al Presidente Vendola
Egregio presidente Vendola
Alla vigilia della Sua nuova visita a Taranto, vogliamo esprimere un giudizio positivo per il lavoro svolto dal capo Dipartimento economico di Palazzo Chigi, oltre che commissario dell’organo straordinario di liquidazione del Comune di Taranto, professor Francesco Boccia. Il pacchetto che il Consiglio dei ministri dovrà approvare ed in parte inserire nella Legge Finanziaria 2008 non a caso ha trovato il consenso e la collaborazione di tutti i parlamentari tarantini, senza divisioni di bandiera.
In sostanza, resta per ora fuori solo il problema dell’arsenale militare; di tutti i lavoratori dell’appalto che lì opera, per i quali, allo stato, non ci sono soluzioni. E’ buona anche l’idea di realizzare a Taranto la zona franca: progetto che doveva già partire con la finanziaria 2007, ma non è stato in realtà realizzato da nessuna parte in Italia. Dunque, siamo in tempo e le risorse per il 2008 dovrebbe essere più consistente.
Peccato, signor Presidente, che al giudizio positivo sul ruolo bipartisan dei parlamentari, non corrisponda purtroppo quello sui consiglieri regionali della provincia jonica. Ed è anche per questo che ora attendiamo che la Regione Puglia faccia la sua parte in una città dove il dissesto finanziario ha provocato una vera e propria resa sotto l’aspetto sociale, non solo sotto quello economico e del lavoro.
La macchina burocratica del Comune di Taranto, a seguito dei vari scandali e delle vicende giudiziarie, presenta un quadro che segna parecchi vuoti con l’impossibilità oggettiva di poter operare ed esplicare la sua attività. Tanto che il governo centrale ha mandato alcuni suoi funzionari per sostenere l’attività amministrativa ed anche il Comune di Napoli ha inviato i suoi dirigenti per colmare i vuoti presenti.
Ecco perché ci aspettiamo che finalmente scenda in campo la Regione Puglia. Servono assistenza e consulenza necessarie a mettere il Comune di Taranto nella condizione di operare in senso progettuale per rilanciare l’economia e lo sviluppo della città. E quindi, per poter utilizzare al meglio i finanziamenti del Por Puglia 2007/2013 nonché quelli nazionale del Fas e quelli dello stesso Pacchetto, con una saggia regia. Allo stato attuale, infatti, il Comune non può procedere da solo.
La Regione dovrebbe cercare interventi di natura straordinaria e rivedere il suo ruolo in quei settori nei quali Taranto e provincia, negli anni passati, hanno avuto una minore considerazione. Situazione che anche oggi purtroppo sussiste in termini di interventi e di risorse. Taranto e la sua provincia sono la realtà in cui minori risultano le risorse investite. Ad esempio, sul Piano della Salute Taranto è
fortemente penalizzata rispetto alle altre province. Stesso discorso potremmo fare per i trasporti, soprattutto quello aereo, e non va dimenticato che ci sono problemi di natura ambientale ed ecologica. Questa è una città che ha tutti i primati in negativo, non solo a livello regionale, ma anche a livello nazionale ed europeo.
In questa ottica registriamo purtroppo un carente intervento della Regione Puglia. Servirebbe un’inversione di tendenza, signor Presidente. Ed eviteremo di elencare tutta una serie di altre problematiche sulla quali la Regione non è intervenuta nella stessa misura in cui è intervenuta altrove. Vero è che la dissennata gestione che c’è stata in questi anni a Taranto ha contribuito in maniera prioritaria alla carenza di interventi e investimenti e alla non adeguata attenzione da parte delle Istituzioni. Ma oggi è quanto mai opportuno che in virtù del ventaglio di soluzioni che il Governo centrale ha messo in cantiere, la Regione non si tiri indietro.
Urge un riequilibrio degli interventi su Taranto, in maniera da recuperare il tempo perso limitando il gap di un territorio con elevata disoccupazione e situazione carente sotto tutti gli aspetti.
Per tutte queste ragioni, signor Presidente, confidiamo in un suo diretto interessamento. Chiediamo pertanto un incontro con la Sua giunta per discutere dei problemi di Taranto con l’Amministrazione locale ed i rappresentanti economici e sociali del territorio.
Aldo Pugliese
Taranto
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