Inquinamento a Taranto: Scendiamo in piazza
Gentile Direttore
Ieri sera, Il Graffio, la trasmissione di approfondimento di Telenorba, ha dedicato una puntata “all’aria che tira” nella nostra Regione. Illustri ospiti in studio, l’Assessore Regionale all’ecologia Losappio e il prof. Assennato dell’Arpa, solo per citarne alcuni, hanno cercato di spiegare che, in fondo, stiamo tutti meglio rispetto a venti anni fa, pur sottolineando l’anomalia del “caso- Taranto”.
In collegamento dalla nostra città molti cittadini, medici, esponenti del mondo dell’associazionismo locale, hanno spiegato, dati alla mano, che qui non è davvero più tempo di scherzare, sollecitando a gran voce interventi con carattere di urgenza.
Le confesso di aver provato una gran rabbia nel veder snocciolati i dati del nostro avvelenamento quotidiano: diossina, pm10, pcb, polveri sottili che raggiungono e superano costantemente tutti i livelli di guardia stabiliti a livello nazionale.
Ora anche per gli standard europei siamo tra “i primi della classe”. Ed ancor più rabbia ho provato, come tarantino, nel vedere snocciolati i dati relativi alle conseguenze sanitarie che paghiamo per tutti questi sversamenti...
Ho letto con stupore e commozione i messaggi che, inviati dai telespettatori, scorrevano numerosi sugli schermi televisivi. Quanti tarantini hanno sentito il bisogno di gridare il loro dolore, la loro esasperazione!
Le confesso che anch’io ho voluto cogliere l’opportunità di dire ai miei cari concittaddini che è tempo di agire in prima persona, di unirsi, di manifestare, tutti insieme, di scendere in piazza per dire basta alle polveri sui nostri balconi, basta alle lenzuola che vengono stese bianche e ritirate annerite, basta con i viaggi della speranza, non vogliamo più morire in questo modo.
Purtroppo, ancora una volta, sono costretto a registrare la colpevole assenza dei nostri amministratori, penso in particolare alla Provincia di Taranto.
Giovanni Settanni
Taranto
Sociale.network