L'ira di Vendola sull'ILVA: «riduca l'inquinamento»
ROMA - Che cosa sta accadendo sul fronte Ilva? Da Corfù, dov'è in vacanza, il presidente della regione Puglia Nichi Vendola ha preso carta e penna per dire che il comportamento del colosso dell'acciaio è insoddisfacente sul fronte dell'abbattimento degli inquinanti. Ha aggiunto, il governatore, che l'azienda non ha rispettato gli impegni e di fatto ha messo «la Regione, le autonomie, il territorio davanti all'inaccettabile scelta fra salute e lavoro, ambiente e sviluppo».
Vendola ha quindi concluso: «Non saremo inermi e passivi, è tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità davanti ai pugliesi e al Paese. La Regione lo farà». Ma quali sono gli impegni che Ilva non avrebbe rispettato, secondo Vendola? L'Ilva non utilizzerà da ottobre, ma solo dal prossimo giugno, le tecnologie all'urea per abbattere i livelli d'inquinamento che non scenderà alla soglia di 1 nanogrammo, ma si fermerà a 3,5. Infine Ilva - è l'affermazione del governatore - non utilizzerà subito le nuove tecnologie, ma solo dopo un successivo protocollo operativo.
Insomma: Ilva prende tempo. Naturalmente l'azienda ha risposto puntualmente, facendo riferimento agli accordi di programma sottoscritti da tutte le parti in causa, compresa la Regione; e ha ricordato il cronoprogramma che fissa le tappe dell'abbattimento degli inquinanti, in base al quale sono stati impegnati già 400 milioni di euro.
Conclusione di Ilva: l'impianto che utilizzerà l'urea entrerà in funzione entro giugno 2009, in anticipo rispetto al previsto mese di settembre. Se è così, che cosa è accaduto? C'è stato un difetto di comunicazione tra Ilva e Regione?
La Regione ha anche chiesto di ridurre a un nanogrammo l'emissione di diossina. Ma Ilva - rifacendosi a una misurazione conclusa dall'Arpa a giugno e che quantifica in 8 nanogrammi le emissioni - ha assicurato che si atterrà al cronoprogramma in base al quale si deve ridurre del 50% le emissioni di partenza, arrivando a 3,5 nanogrammi.
Se tutto ciò è vero, perché la nota durissima di Vendola (preceduta dalla lettera inviata dall'assessore Michele Losappio al ministero), all'Ilva con cui chiede di utilizzare le tecnologie urea sin da ottobre, precisando che il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale sarà subordinato «all'abbattimento al di sotto di un nanogrammo delle emissioni in tempi brevi e certi»?
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