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Fanghi velenosi bloccati a Laterza

Zinco e rame in eccesso, stavano per essere sversati nei campi Denunciato l´amministratore della Progeva. E a Guagnano sequestrate 2 aree sopraelevate con rifiuti speciali senza autorizzazioni
19 ottobre 2008
Paolo Viotti
Fonte: Repubblica

- A ventiquattr´ore dal monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano secondo cui l´economia deve essere rispettata, ma senza dimenticare che allo stesso tempo c´è l´esigenza di tutelare l´ambiente, entrano in azione i carabinieri del Noe di Lecce e mettono a segno due operazioni fra il Tarantino e il Salento. L´operazione più importante a Laterza: i militari sequestrano circa 12mila tonnellate di compost giacché risulta «non conforme ai parametri di legge».

Il provvedimento scatta all´interno dell´impianto di compostaggio della ditta Progeva, società a responsabilità limitata. Dalle analisi eseguite dall´Arpa, l´agenzia regionale per la protezione dell´ambiente, emerge che il compost contiene zinco e rame «in valori superiori ai limiti consentiti». Sulla base di quanto ritengono gli investigatori dell´Arma, se fosse stato disperso nel terreno questo materiale avrebbe determinato un avvelenamento del suolo.

La posizione dell´amministratore della società è adesso al vaglio della procura della Repubblica di Taranto: il manager rischia la denuncia per inquinamento e traffico illecito di rifiuti. Il compost doveva essere utilizzato come concime nei campi. Alla Progeva smaltiscono qualcosa come 35mila tonnellate di immondizia ogni anno. Nella discarica di Laterza finiscono scarti ligneo-cellulosici, una frazione organica dei rifiuti solidi urbani, deiezioni animali, fanghi e scarti agroalimentari provenienti in gran parte dalla Puglia, ma anche dal Molise e dalla Campania (in particolare dalla città di Caserta).

L´indagine è nata da una serie di segnalazioni di cittadini che denunciavano il cattivo odore. A settembre c´era stato pure un consiglio comunale monotematico dopo la raccolta di 3mila 500 firme da parte degli abitanti della zona preoccupati soprattutto per i possibili danni alla salute che la cattiva nonché disinvolta gestione dell´impianto poteva provocare.

Ancora i carabinieri del Noe, ma a Guagnano, sequestrano in contrada Pigno due aree di circa 12mila metri quadrati sulle quali erano state effettuate delle «trasformazioni morfologiche del terreno» ed erano stati trattati rifiuti speciali «senza le autorizzazioni previste». Su uno dei due suoli, dopo un´operazione cosiddetta di decorticamento, era stata materializzata apparentemente dal nulla una sopraelevazione usando materiale di risulta proveniente da cantieri edili. Materiale attraverso cui era stato possibile successivamente raggiungere l´altezza di circa un metro rispetto al livello originario.

Sulla seconda area erano, invece, state accatastate circa mille traversine ferroviarie di legno trattate con il creosoto - un liquido incolore, poco solubile in acqua e che un tempo veniva adoperato in medicina per il suo potere antisettico - in assenza delle autorizzazioni. Sono all´esame del Noe perfino le opere edilizie costruite nell´ambito dei due terreni dal proprietario, un uomo di 58 anni, che per il momento è segnalato alla procura di Lecce per gestione illecita di rifiuti, discarica abusiva e abusivismo edilizio. Il valore economico di queste operazioni giudicate illecite, secondo i calcoli degli inquirenti ammonterebbe a diverse centinaia di migliaia di euro.

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