«Stop alla diossina» Vendola a Taranto
BARI - Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parteciperà domani a Taranto alla manifestazione contro l’inquinamento organizzata dall’Associazione Altamarea. Il raduno è previsto alle 09.00 davanti all’ingresso dell’Arsenale.
Partenza del corteo alle 09.30, arrivo alle 12.00 in piazza Garibaldi. Diciotto le associazioni che hanno promosso la manifestazione con l’obiettivo di sensibilizzare tutti i cittadini sulla necessità di avere un ambiente più salubre e un’aria meno carica di veleni.
Tutti insieme, senza colori politici, senza bandiere, senza steccati ideologici, solo un semplice fazzoletto bianco, candido e pulito, per dire «basta» alle continue offese ricevute dai grandi inquinatori. Sabato la città di Taranto alza la testa, apre gli occhi e, finalmente, si fa sentire.
Tutti i cittadini sono chiamati a far parte dell’«Alta marea» che squarcerà il silenzio durato troppi anni. E sarà solo l’inizio, promettono i promotori, perché da sabato riprenderà il lavoro di studio e di ricerca finalizzato a inchiodare la grande industria al rispetto delle leggi nazionali e internazionali finalizzate ad una pacifica convivenza tra mondo del lavoro e comunità residente, preservando salute pubblica e ambiente.
Preannunciata da Alessandro Marescotti di Peacelink una nuova indagine sul benzopirene, elemento tossico che fa parte dei micidiali idrocarburi policiclici aromatici, affidata al dottor Federico Valerio, chimico ambientale, ex consulente della Procura di Genova, incaricato tempo fa di osservare la cokeria Ilva del capoluogo ligure, che, a seguito dei preoccupanti dati raccolti, di indubbia attendibilità scientifica, fu chiusa.
Ma «Alta marea» dice anche «no» al raddoppio della raffineria Eni e all’utilizzo dell’inceneritore, approva l’iniziativa regionale di una legge che abbassi i limiti di emissione di diossina, è favorevole al rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) a Ilva, Cementir, Eni, Ex Edison entro il 31 marzo 2009 a condizione che vengano rispettate le norme più restrittive a tutela della salute della cittadinanza, dei lavoratori e dell’ambiente.
«Alta marea» annuncia poi che si batterà per elevare la sicurezza negli ambienti di lavoro, realizzare un modello di sviluppo ecocompatibile, ottenere una bonifica delle aree inquinate. Sul versante sanitario, le associazioni chiedono inoltre il potenziamento del Registro tumori e lo sviluppo del Polo oncologico.
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