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Il Comune di Taranto e la raccolta differenziata

TarantoViva ritiene che l'intesa stipulata tra il Comune di Taranto e la Regione Puglia rappresenti un importantissimo e necessario segno di civiltà e rinnovamento per il nostro territorio.
7 marzo 2009
Mario Giovanna Bolognini
Fonte: Associazione TarantoViva

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In merito alle dichiarazioni di Nicola Russo relative al progetto di raccolta differenziata avviato in seguito al protocollo d'intesa tra Regione Puglia e Comune di Taranto, l'Associazione TarantoViva intende esprimere fortemente il proprio dissenso dalle posizioni espresse dallo stesso.

TarantoViva ritiene che l'intesa stipulata tra i due Enti Locali rappresenti un importantissimo e necessario segno di civiltà e rinnovamento per il nostro territorio, e rendiamo merito agli assessori Losappio e Romeo, al consulente Amiu Roberto De Giorgi e al sindaco Stefàno per aver finalmente dato avvio – con tutti i sacrifici e le difficoltà che la condizione persistente di dissesto del nostro Comune ancora vive – al progetto start-up di raccolta differenziata nelle tre zone interessate.

L'appello alla Convenzione di Aarhus ci pare in questo caso assolutamente pretestuoso. La convenzione, che sancisce il diritto del pubblico interessato alla partecipazione a processi decisionali che interessano la collettività, è uno strumento di controllo e democrazia che il diritto conferisce alla popolazione in materie di interesse pubblico, quali l'ambiente e la salute: questo è certo, ed è innegabile. Ma nel caso del protocollo di intesa Regione – Comune in questione, sinceramente ci pare che non ci siano gli estremi per appellarvisi, soprattutto se tale strumento diventa un'arma per bloccare un'iniziativa che è rivolta in maniera evidente ad accrescere il benessere e la civicità qui a Taranto.

Prescindendo dal merito della questione sollevata da Russo, che ci pare francamente infondata, vorremmo invece interrogare lui, le altre associazioni ambientaliste, e la cittadinanza stessa, sulle ragioni e sui fini dell'esercizio della democrazia e delle azioni finalizzate all'interesse collettivo.

Noi riteniamo che occuparsi di ambiente coincida fondamentalmente con l'occuparsi dello sviluppo del territorio, con lo studio e la messa in atto di politiche strategiche di ampio respiro e più ampie vedute che guardino non solo al problema contingente, ma al quadro generale dell'accrescimento della qualità della vita.

Riteniamo che l'avvio del progetto pilota di raccolta differenziata sia un segnale fondamentale che ci indica la buona volontà e la buona strategia che i soggetti chiamati in causa nell'attacco di Russo stanno mettendo in campo. E crediamo anche, in base all'esperienza acquisita, che si sia creato in questa fase storica un dialogo incessante e costruttivo tra il mondo delle associazioni ambientaliste, la Regione Puglia e il Comune in prima istanza; il durissimo lavoro sulla legge anti-diossina, il confronto continuo sull'Autorizzazione Integrata Ambientale di Ilva Taranto, la presentazione di un documento congiunto redatto da ambientalisti e Comuni di Taranto e Statte sono una prova brillante e affatto scontata di questo stupendo raccordo di forze che si è venuto a creare sul nostro territorio, dopo anni oscuri in cui tale dialogo e tale confronto sono mancati e a volte ci sono stati negati.

Restiamo convinti del fatto che provare a costruire la democrazia e il concetto di civiltà in un territorio abituato alla sudditanza e mantenuto per lungo tempo nell'indigenza morale prima ancora che economica sia un compito duro, ingrato, e almeno all'apparenza improbo.

Ci pare a volte che il dissesto del Comune di Taranto sia solo un aspetto del dissesto etico che la città vive da ben prima del 18 ottobre 2006. Ma noi anche siamo tarantini, e siamo questa onestà intellettuale e questa voglia prepotente di legalità e bellezza che ora, solo ora, vediamo nei nostri interlocutori istituzionali. E quindi chiediamo a chi non vede questo evidente e incoraggiante lavoro di squadra avviato tra Istituzioni e cittadinanza attiva per cosa, in realtà, lavora e a che obiettivo tende. Noi, per contro, facciamo nostro l'appello rivolto in conferenza stampa dall'assessore Romeo alla cittadinanza: aiutateci, aiutiamoci, a far decollare Taranto verso la civiltà, la democrazia, la legalità.

Maria Giovanna Bolognini
Associazione TarantoViva

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