Quella nave è pericolosa. Anzi no
Nave sicura o carretta del mare? Ieri per alcune ore l'interrogativo è corso veloce sul doppio binario del socialnetwork Facebook e delle redazioni giornalistiche. Nave sicura o carretta del mare?
La domanda ruotava come un mulinello agitando le acque solcate dalla Sidercastor, motonave dell'Ilva che imbarca lamiere e coils da trasportare a Porto Margera in Veneto.
A sollevare il quesito l'ambientalista Fabio Matacchiera in una lettera inviata alla Capitaneria di Porto. Matacchiera, presidente del fondo anti-diossina, ha chiesto alle autorità marittime " assicurazioni sul possesso, da parte della Sidercastor delle autorizzazioni previste dalle legge in materia di sicurezza marittima e di prevenzione dell'inquinamento marino. "Sulla base delle foto scattate dal sottoscritto nelle settimane scorse - ha dichiarato Matacchiera - lo scafo non sembra essere nelle condizioni idonee alla navigazione in quanto fortemente danneggiato". L'ambientalista ha ravvisato anche " la mancanza delle linee di riferimento e delle indicazioni numeriche che, risulterebbero cancellate o ricoperte dalla ruggine diffusa su tutto lo scafo".
Matacchiera ha chiesto alla Capitaneria di Porto "garanzie per la sicurezza della cittadinanza con riferimento alla tutela ambientale. Qualunque cargo marittimo che non sia in regola con le prescrizioni in materia di navigazione - ha concluso il presidente del fondo anti-diossina - può costituire un indubbio pericolo sotto il profilo del rischio di grandi incidenti che , specialmente in un'area chiusa come quella della rada di Mar Grande, potrebbero comportare un danno ecologico irrimediabile per tutto l'ecosistema marino".
A rincarare la dose l'intervento di Giovanni D'Agata , componente del dipartimento tematico nazionale "Tutela del Consumatore". In una nota, D'Agata ha posto apertamente l'interrogativo "Carretta del mare o nave che rispetta tutti i canoni e gi standard internazionali di sicurezza". In sostanza D'Agata ha rilanciato i dubbi di Matacchiera . "Rinnoviamo la richiesta alle autorità di necessari approfondimenti e verifiche tecniche per dirimere ogni ragionevole dubbio sulle preoccupazioni di chi ha potuto osservare la nave e fotografarla. Condividiamo - ha aggiunto il rappresentante dell'Italia dei Valori Giovanni D'Agata - le perplessità e l'apprensione di Matacchiera poichè è interesse non solo degli enti preposti al controllo, ma soprattutto di tutta la cittadinanza che sia garantita la sicurezza in mare per evitare conseguenze pericolose per l'ambiente, per il fragile ecosistema mediterraneo e, quindi, per la salute umana".
In serata la lapidaria replica dell'Ilva ha fatto chiarezza sulla vicenda. La Sidercastor è a prova di ...ambiente e non solo. Il Gruppo Riva ha spiegato perchè: "la motonave è regolarmente iscritta al registro navale italiano e pertanto risulta essere cllassificata e certificata. In particolare, la motonave è in possesso del certificato internazionale anti-inquinamento Marpol, nonchè di tutti i certificati previsti dalla normativa vigente, in particolare il Solas ( Safety and Security) che garantisce in materia di sicurezza e di dotazioni di bordo".
L'Ilva ha precisato, inoltre,che "le linee di carico sono marcate in maniera permanente per mezzo di simboli di ferro, in rilievo e saldati allo scafo".
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