Villa Peripato: riflessioni e proposte per rivalutarla del nostro socio Cataldo Portacci
Il 1913 per la Città di Taranto è stato un anno significativo per un avvenimento che ha segnato positivamente il suo tessuto urbano e storico. In quell'anno fu messa a disposizione dei cittadini tarantini la Villa Beaumont – Bonelli oggi Peripato. Sono, quindi, trascorsi 100 anni.
Il recupero della Villa Peripato non può essere considerato avulso da una rivalutazione dell'intero Borgo all'interno di un nuovo piano urbanistico. Il Centro di Taranto deve diventare nuovamente un polo di attrazione che impedisca l'espansione anonima verso le periferia di una Città dilatata verso la parte sud orientale.
In tale contesto le mie proposte per la rivalutazione della Villa Peripato sono:
sistemare all'interno dell'ingresso i due leoni di pietra che facevano bella mostra davanti alla Villa Settecentesca di Monsignor Capecelatro oggi custoditi nei viali dell'Ospedali della Marina Militare;
sfoltire la vegetazione spontanea per valorizzare la veduta sul Mar Piccolo;
aprire un dibattito cittadino a tutti i livelli per il Piano Urbanistico della Città;
definire di concerto con la Marina Militare l'apertura uno "finestra" attraverso la demolizione, anche parziale, del muro dell'Arsenale della Marina Militare per aprire il Borgo al Mar Piccolo;
eliminare le tristi strisce di asfalto che ricoprono i percorsi originali;
ricostruire lo Scalone Monumentale distrutto.
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