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Battaglia: mia candidatura in lista Tsipras è incompatibile con Sel

Articolo di Michele Tursi sul Corriere del Giorno
1 marzo 2014
Michele Tursi

antonia battaglia al parlamento europeo

Nuove tensioni nel movimento ambientalista tarantino. Ad agitare il variegato fronte degli ecologisti è la possibile partecipazione alle prossime europee di Antonia Battaglia (Peacelink). Nei mesi scorsi la Battglia è stata fortemente impegnata per portare il caso dell'Ilva di Taranto all'attenzione della Commissione europea, riuscendo a far avviare una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato rispetto delle norme anti inquinamento.

Lo strappo si è consumato tra l'esponente di Peacelink e Fabio Matacchiera. Ieri mattina, infatti, il presidente del Fondo Antidiossina ha inviato nelle redazioni un comunicato con il quale precisa che «la signora Antonia Battaglia non è membro del Fondo Antidiossina.

Come è noto, la signora ha collaborato con la onlus e con il sottoscritto nel sottoporre la "questione Ilva di Taranto" alla Commissione Europea, ma tale collaborazione è stata interrotta da alcuni mesi, non appena la stessa ha palesato l'intenzione di volersi candidare alle consultazioni europee. Il direttivo del Fondo Antidiossina ha perentoriamente rifiutato le richieste di appoggio elettorale avanzate dalla signora Battaglia, giudicandole incompatibili con le finalità dello statuto».

A cosa si riferisce Matacchiera? All'eventualità che la Battaglia sia candidata con la “lista Tsipras”. Si tratterebbe, probabilmente, dell'unica presenza tarantina alle prossime elezioni europee, per di più a vantaggio di una persona molto vicina agli ambientalisti e che conosce bene gli ingranaggi ed i meccanismi del Parlamento europeo. Insomma, un'opportunità, piuttosto che un'iniziativa da osteggiare.

A far storcere il naso agli ambientalisti è stata la possibilità che anche il governatore Vendola corresse sotto le insegne di Tsipras. Il presidente della Regione, però, sembra aver abbandonato l'idea di partecipare alle europee, ma forse nella lista potrebbe essere inserito qualche altro rappresentante di Sel. In tal caso la stessa Battaglia sarebbe pronta a fare un passo indietro per tenere fede all'impegno profuso nei mesi scorsi sul caso Ilva di Taranto.

«Non voglio polemizzare - dice al Corriere Antonia Battaglia - ma davvero non capisco l'atteggiamento che alcuni rappresentanti dell'ambientalismo tarantino hanno assunto nei miei confronti. Io non sono cambiata, sono la stessa che si è battuta per Taranto in Commissione Europea. Il mio impegno continua, tanto che proprio stamattina (ieri, ndr) ho cercato nuovamente di parlare con i componenti della Commissione per perorare la causa di Taranto. Sono amareggiata per la nota di Matacchiera e anche per le dichiarazioni che Angelo Bonelli avrebbe pronunciato in un recente incontro. Per quanto mi riguarda confermo che la mia eventuale candidatura nella Lista Tsipras è incompatibile con la presenza di esponenti di Sel».

(m. tur.) 28.2.14

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