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"Le donne di Taranto hanno fatto quella scelta cruciale: prima la salute e poi il lavoro"

Omaggio alle donne di Taranto

Esempio di forza, coraggio ed onestà
18 gennaio 2016
Gianmarco Tedesco

Io non sono un grande esperto dei fatti della vita. Dopotutto che volete, ho appena ventotto anni e di questi tempi a ventotto anni non sei nessuno. In epoche passate, alla mia età, si aveva famiglia con figli e si era pienamente e a tutti gli effetti uomini; oggi, non so perché, vi è sempre più carenza di uomini, di uomini veri.

Le persone che veramente segnano il destino di un popolo sono sempre meno. Si parla tanto, si condividono tanti post, tante idee, ma poche realmente buone. In quest’epoca di tante idee e di tante idee confuse sembra mancare chi, con coraggio ed onestà, sia in grado di segnare il percorso e dire: ”Questa è la strada, percorriamola assieme”.

Non riesco a guardare alla vita senza commisurarla ai fatti di Taranto, che ci volete fare, è il limite di chi non è ancora pienamente uomo forse. Non riesco a pormi domande se non in relazione alla vita che anima Taranto. Non riesco ad accettare una realtà che mi viene offerta se prima non la calo nella realtà della mia Terra. Sulla base di questo ho smesso di accettare verità assolute, tutto ciò che di bello mi viene detto oppure solamente offerto non lo accetto più per come può apparire ma mi chiedo: “Ok, ma a Taranto tutto questo sarebbe realizzabile?”, “Quello che mi stai offrendo, che ripercussioni ha sulla mia Terra?”.

Ho iniziato ad accettare come verità vere solo quelle che si sposano intimamente con il vissuto di Taranto.

E sulla base di ciò, che una delle poche verità delle quali posso essere veramente certo è che le donne di Taranto sono meravigliose.

Ho maturato la consapevolezza che i ragazzi di Taranto hanno potuto e possono accettare tutta la vita che li circonda, fatta di fumo e colorata di grigio, solo grazie alla splendida forza e alla naturale bellezza delle donne di Taranto che puntualmente li accompagnano nel percorso della vita.

Non può avere misura la sconfinata forza di una mamma di Taranto che, consapevole dei rischi, continua ad amare suo figlio su questa Terra di Taranto e non altrove. Non può avere misura la sconfinata forza di una mamma di Taranto che vive nel terrore che questo figlio le possa essere strappato, da un momento all’altro, da una forza più forte di lei. Le donne di Taranto combattono quotidianamente col terrore che possa esserci qualche oscura entità pronta a contaminare i loro bambini. Le donne di Taranto hanno occhi attenti per scrutare ogni piccolo cambiamento dei loro piccini, perché segretamente mosse da quella paura di vederli, piano piano, allontanarsi da loro. Le mamme di Taranto amano più delle altre mamme.

Vedo le mamme di Taranto scrutare i propri figli al primo sonno, e pregare per loro che il Cielo non li porti via. Vedo le mamme di Taranto abbracciare i propri bambini più forte delle altre mamme d’Italia quasi non volessero farli muovere più, perché è sempre presente in loro la paura che quello sconfinato abbraccio, possa essere, forse, l’ultimo. Perché qualcosa più forte e più grande di loro potrebbe vincerle; ma non per questo, loro, smetteranno di lottare.

Ho visto a Taranto la forza di donne col camice bianco stare vicino ai letti dei loro malati terminali, accudirli come mamme, preservarli nel poco tempo che resta loro da vivere col più sconfinato amore della quale solo una donna può dare testimonianza. Ma il dolore che le donne di Taranto si portano dentro,  non le ha scalfite. Il loro coraggio, la loro determinazione è più forte di tutto.

Continuo a vedere le donne di Taranto come quanto di più forte ci sia nella nostra città. Le donne di Taranto incarnano e danno anima al vero significato dell’ amore materno. Ogni donna di Taranto, sia essa madre oppure no, incarna la sensibilità di chi, più degli altri, è riuscita a cogliere quel senso di precarietà che questa città offre ai suoi figli; una precarietà totale, una precarietà economica,  una precarietà della salute ed una precarietà ambientale. Le mamme di Taranto hanno colto tutto questo, e continuano a coglierlo sempre prima degli uomini.

Gli occhi delle donne di Taranto sono gli occhi di chi sa che è duro dare un futuro ai propri figli in questa Terra, ma non per questo si sono vendute all’industria, non per questo hanno barattato la salute dei propri figli per un posto di lavoro.

Le donne di Taranto hanno fatto quella scelta cruciale: prima la salute e poi il lavoro.

Quella scelta nella quale invertendo l’ordine dei fattori il risultato cambia, e come se cambia. E questo le donne di Taranto l’hanno capito prima, prima di noi uomini.

Ripongo la speranza di una Taranto Nuova negli occhi e nell’amore di ogni donna di Taranto, sia essa madre oppure no. Prego il Cielo che chiunque verrà su questa Terra possa avere quell’onestà e quella forza che solo le donne di Taranto hanno dimostrato d’avere. 

Quel  coraggio e quella forza che noi uomini non abbiamo ancora, apprendiamolo dalle nostre compagne, dalle nostre mogli, dalle nostre madri, dalle nostre donne di Taranto.

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