Le armi leggere sono vere e proprie armi di distruzione di massa e non possono essere considerate come altri beni di consumo immessi nel mercato globale. Considerazioni a margine della mostra d’armi Exa e della scelta inopportuna di farvi accedere scolaresche.
Ieri in Senato si è tentato di diminuire il controllo sulle armi leggere e si è data delega al Governo per riscrivere la legislazione sull’export militare italiano.
Cresce la spesa militare, bene globale multiuso: foraggia le guerre, serve per tenere in vita le industrie nazionali, per buoni rapporti con i paesi produttori, con gli alleati, o per intascare tangenti dai venditori
Leggere per incidere. Per costruire un mondo in cui le armi siano messe al bando. Un viaggio nelle novità editoriali sulla produzione e il commercio delle armi.
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Oggi soffia un nuovo vento di guerra. Sempre più spesso vengono amplificate iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. Molti governi europei premono per un servizio militare generalizzato come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate.
1 novembre 2025 - Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
Néné Bintu Iragi, Présidente de la Société Civile du Sud-Kivu, à l’Est de la République Démocratique du Congo. Intervention à la «Conférence pour la Paix et la Prospérité dans la Région des Grands Lacs », à Paris, le 30 octobre 2025.
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