Pubblicato dal governo canadese un terribile rapporto ufficiale che finalmente ha fatto un po’ di luce su quella che è probabilmente la più grande, e al tempo stesso, occultata tragedia della storia canadese e una delle maggiori a livello internazionale sul tema della violenza contro le donne.
2 dicembre 2023 - Umberto Rondi
Noi, sottoscritti cittadini del Vermont, ci opponiamo alla installazione dell’ F-35 Strike Fighter al Burlington International Airport.
Le lobby di aziende di forniture militari svolgono da sempre un ruolo fondamentale nella politica di difesa e di selezione degli apparati. D’altra parte tutta la politica della sicurezza porta con sé il concetto di salvaguardia degli interessi organizzati.
Migliaia di cacciatori armati con arpioni, fucili e fiocine scendono sui ghiacci del Canada orientale. Per uccidere oltre 300.000 cuccioli di foca, da oggi fino al 15 maggio.
La caccia è appena cominciata. Frutterà circa 8 milioni di euro, e la condanna come "barbarica" da parte di tutte le organizzazioni protezioniste.
La maggior parte dei canadesi e degli americani ritiene che i rispettivi governi abbiano preso le misure necessarie per fermare la diffusione dell'encefalopatia spongiforme bovina (BSE), il morbo della mucca pazza. Ma si sbagliano.
Per cinque volte nel 2003 alcuni cracker sono riusciti a superare le difese informatiche di alcuni dei sistemi centrali. Lo rivela un rapporto appena pubblicato
Si scorgevano i fazzoletti bianchi nelle mani di chi si asciugava le lacrime. C'era chi chinava il capo e chi cantava. C'era quella musica ritmata con leggerezza che ci risollevava il morale ricordandoci che esiste sempre la speranza, parola ricorrente assieme alla parola "presenza", nei canti.
Per ogni miliardo di dollari speso nel settore militare si creano circa 11.200 posti di lavoro. Ma lo stesso miliardo investito in sanità ne crea 14.300, nell’istruzione 15.500, nelle energie rinnovabili 16.800.
Aumentare le spese per la difesa fino al 2% del Pil, come richiesto dalla NATO, farebbe salire il debito pubblico italiano oltre il 137% nel 2028. Nessun effetto moltiplicatore economico: ogni euro speso per la guerra rende meno di quello che toglie. Una perdita secca per la collettività.
Comunicato di AIMPGN - Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare - alla morte di Papa Francesco
21 aprile 2025 - Michele Di Paolantonio (Presidente di AIMPGN, Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare, sezione italiana di IPPNW)
Sociale.network