Ti rivolgi a noi che pratichiamo ancora oggi Antifascismo, ossia consideriamo i soprusi, le ingiustizie, e abbiamo a cuore la condizione di chi si trova nel bisogno e nell’indigenza, di chi vive le difficoltà e le ingiustizie sociali.
27 gennaio 2021 - Laura Tussi
Il sistema concentrazionario e gli orrori del nazifascismo
Il principio speranza di Ernst Bloch e il principio responsabilità di Hans Jonas sono importanti moniti per la pace. La biblioteca civica popolare di Nova Milanese e l’archivio storico della città di Bolzano hanno raccolto più di 200 videotestimonianze
12 maggio 2020 - Laura Tussi
Le Amministrazioni rendono pubbliche 4 nuove videotestimonianze
La beatificazione di Odo Focherini: dall’impegno quotidiano alla cura dell’altro anche in condizioni estreme. Come il carcere e il campo di concentramento.
Brunetto Salvarani
La Città di Nova Milanese per la Memoria Storica e la Pace
Il lavoro di ricerca e di comunicazione dell'Amministrazione Comunale di Nova Milanese e della Città di Bolzano, sul tema della deportazione nazifascista.
“Per Non Dimenticare”
14 dicembre 2012 - Laura Tussi
Le Città di Bolzano e Nova Milanese danno inizio alla IX^ Edizione Internazionale de LA MEMORIA IN RASSEGNA
Memorial, Enti, Musei, Scuole, Istituti, Associazioni, Privati e chiunque produca video sui temi di Resistenza, Deportazione e Liberazione in Europa può mandarne doppia copia all'Archivio Storico della Città di Bolzano entro il 15 marzo 2013. I video entrano a far parte dell'Archivio Audiovisivo della Memoria che conta già 349 videoproduzioni a tema, inviate da tutto il mondo.
Il 23 febbraio 1944 ebbe inizio la deportazione massiccia dei popoli caucasici verso la Siberia e l'Asia centrale. Il ricordo della tragedia si ricollega oggi al movimento internazionale per i diritti umani in Cecenia
Incidente mortale a Guidonia - Cultura aeronautica e Scuola - Meno di una settimana fa lo stesso reparto era impegnato in un progetto con 160 studenti delle scuole superiori di Forlì. I più meritevoli salivano a bordo degli aerei della tragedia.
I valori progressisti del continente si trovano sotto l’attacco delle comunità evangeliche ultraconservatrici e dell’ultradestra cattolica, che godono di ampio sostegno anche oltre i confini sudamericani.
Le armi che avete mandato non hanno fermato il massacro ma hanno illuso Zelensky della vittoria. E da questa illusione nasce la mostruosa situazione descritta dal Washington Post. Battaglioni di 500 uomini, con 100 morti e 400 feriti, rimpiazzati da ragazzi di leva che, quando possono, scappano.
"Le informazioni sulle perdite dell'Ucraina nella guerra sono un segreto di Stato". Lo ha affermato il vice capo del ministero della Difesa Anna Malyar, aggiungendo: "Bisogna non lavorare per il nemico e non rivelare questi numeri fino alla fine della legge marziale".
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