In una lettera aperta, eminenti leader sollecitano le nazioni ad adottare politiche per ridurre i pericoli nucleari ed eliminare le armi nucleari. L'adozione di politiche di non-primo uso potrebbero aprire la porta a negoziati per la completa eliminazione delle armi nucleari.
Questo dossier è stato realizzato traducendo ed arricchendo il saggio “U.S.Nuclear Weapons Accidents” scritto dai ricercatori Jaya Tiwari e Cleve J.Gray, presente sul sito Internet del Center for Defense Information.
Alessandro Marescotti, Daniele Marescotti
Installati nel 1960, furono smantellati dopo la Crisi di Cuba
Le basi erano 10, di forma triangolare, con tre missili ognuna. Nell'ottobre del 1961 furono colpite quattro testate nucleari da fulmini, e in due casi venne attivato il processo fisico-chimico preliminare all'esplosione (che non avvenne). Un museo della pace e della memoria è oggi possibile
Nel 1962 un siluro nucleare stava per essere lanciato da un sottomarino sovietico B-59 contro 11 navi americane che stavano lanciano cariche esplosive per costringere il mezzo a tornare in superficie nel Mar dei Caraibi
Abbiamo potuto seguire di persona La Musica contro il Silenzio a Varese e a Brescia e abbiamo conosciuto gli organizzatori. Così abbiamo proposto loro un’intervista per raccontare meglio questa splendida iniziativa contro l’apartheid e il genocidio in Palestina. Ne è nata un’intervista a più voci.
Riusciranno i posteri a decifrare quanto della nostra civiltà abbiamo scritto - digitato - archiviato nei tanti "formati" di bit, via via sempre diversi e incompatibili?
È il dipendente perfetto per un Paese che investe più in armi che in stipendi. Basta abituarsi al ronzio, che poi anche tanti colleghi umani mica sono poco rumorosi. Non chiede aumenti, non ha figli da mantenere, non si lamenta. Ed è sempre puntuale, non discute e agisce con precisione.
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