CARTA
Vecchiaia e incuria uccidono i libri. L'aspettativa di vita di un volume contemporaneo dipende dal materiale con cui è stato fatto. Un materiale, oggi, sempre più povero
Dei due milioni di volumi della Biblioteca Nazionale di Parigi, la metà è a rischio, denunciava Carlo Fruttero. Ma la realtà è ben peggiore. Si possono fare le ristampe, certo, ma chi decide cosa va salvato e cosa no, chi promuove un libro a «classico»? In Italia, la maggior parte delle case editrici sceglie di risparmiare sulla carta, dunque di uccidere gran parte della sua stessa produzione
6 gennaio 2005 - Errico Buonanno
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