Relegati ai margini, i media ritornano come protagonisti nel web in quanto dispensatori di modelli per rappresentare l'informazioneI motori di ricerca e Internet. Un binomio ormai indissolubile. «Google e gli altri», l'ambizioso libro di John Battelle ne ripercorre la storia per Raffaello Cortina Internet è diventata un luogo dove passato, presente e futuro sono a portata di mouse. E le imprese vogliono trasformare l'intelligenza collettiva lì accumulata in un grande affare, mettendo così a dura prova la privacy. Un'intervista allo studioso statunitense
Mentre i tecnici si preoccupano di trovare qualche milione di pagine web in più, in alcune nazioni è stato posto un filtro sui motori di ricerca che non concede accesso ai siti Internet scomodi e alle parole censurate dai regimi dittatoriali.
Il punto di vista diventa l'elemento decisivo per qualificare l'informazione quando le notizie - attraverso la tv, la rete o le radio - sono ormai patrimonio pubblico. Le alternative? Un quotidiano che insegue i lettori, o una selezione via software del già scritto o detto
“E’ vergognosa l’assenza di iniziative da parte dei governi per fermare il genocidio in Palestina. Non dovrebbe essere la Flotilla a rompere l’illegale assedio israeliano di Gaza, bensì la Marina militare italiana.”
È arrivata, tramite la portavoce italiana Maria Elena Delia, la risposta alle minacce del governo israeliano, che ha definito terroristi i partecipanti alla Global Sumud Flotilla e promesso arresti e carcere duro per gli attivisti e la confisca delle navi umanitarie.
Care compagne e cari compagni della Global Sumud Flotilla, dalla Colombia, terra segnata dalla resistenza e dalla speranza, invio un abbraccio solidale a voi che, da diversi angoli del mondo, vi preparate a salpare verso Gaza nei prossimi giorni.
Durante il fine settimana dal 29 al 31 agosto, il porto di Barcellona è stato teatro di intense giornate di sostegno alla Palestina, organizzate per salutare la Global Sumud Flotilla.
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