Il movimento in favore della pace deve nascere, come è accaduto in passato, da un sentimento laico condiviso di valori e di credi in cui si rispecchia il pacifismo, l'azione nonviolenta, in una presa di coscienza e di posizione collettiva, ma soprattutto a partire da ogni singolo individuo.
Chiusa la missione Isaf/Nato in Afghanistan, è tempo di valutazioni: quali risultati sono stati raggiunti? In che stato lasciamo il Paese? Con quali costi?
L’estrattivismo è una questione economica, politica ed etica.
Quali sono gli impatti dell’industria mineraria nelle comunità dell’America Latina?
Un documento di Pax Christi International.
Per te, caro don Tonino, la politica si misura unicamente sui sogni.
E sulla loro capacità di andar lontano. Di essere arditi e impossibili.
Noi, invece, restiamo irretiti nel pessimismo.
Scegliere il male minore spesso non è la soluzione migliore.
Migliore per tutti. Per le persone, per i loro diritti, per l’ambiente.
Siamo tutti invitati a sognare il massimo. Per ciascuno.
L’unica vera memoria rispettosa è il denunciare e contrastare i meccanismi della politica dei grigi palazzi, che quotidianamente difende lobby particolari, e contrastare devastazioni, speculazioni, i più deboli e indifesi.
Il Federalist Peace Forum si tiene a Ventotene dal 7 al 10 settembre con una trentina di giovani attivisti provenienti da Israele, Palestina e diversi paesi europei.
Questa puntata del diario di bordo è dedicata a conoscere un po’ i capitani della flottiglia che vengono da molto lontano. Karina viene dal Brasile (San Paolo), ha una figlia di 17 anni, fa l’insegnante ed è venuta qui perché sentiva che doveva fare qualcosa di diretto, di significativo.
“E’ vergognosa l’assenza di iniziative da parte dei governi per fermare il genocidio in Palestina. Non dovrebbe essere la Flotilla a rompere l’illegale assedio israeliano di Gaza, bensì la Marina militare italiana.”
È arrivata, tramite la portavoce italiana Maria Elena Delia, la risposta alle minacce del governo israeliano, che ha definito terroristi i partecipanti alla Global Sumud Flotilla e promesso arresti e carcere duro per gli attivisti e la confisca delle navi umanitarie.
Care compagne e cari compagni della Global Sumud Flotilla, dalla Colombia, terra segnata dalla resistenza e dalla speranza, invio un abbraccio solidale a voi che, da diversi angoli del mondo, vi preparate a salpare verso Gaza nei prossimi giorni.
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