E' veramente una beffa per Taranto diventare la capitale degli inceneritori, nonostante sia definita per legge "città ad alto rischio di crisi ambientale" e nonostante ospiti la più inquinante area industriale d'Italia
A Ilva è stato dato tempo 60 giorni per accettare la proposta della Regione Puglia di utilizzare per scopi industriali le acque provenienti dall’impianto di depurazione Bellavista di Taranto. In caso di perdurante risposta negativa o di non risposta da parte dell’azienda , ci aspettiamo uno scatto di dignità da parte delle Amministrazioni Pubbliche
26 aprile 2011 - Altamarea
Appello delle diocesi e delle associazioni molisane
Sara Volpi invita il Presidente della Regione Puglia e l'Assessore Regionale all'ECologia ad adottare misure più efficaci e concrete a tutela della salute dei tarantini
E' stato chiesto a un modello linguistico di Intelligenza Artificiale generativa di sviluppare un articolo in chiave ecologista partendo una dichiarazione di Nichi Vendola del 2011, in cui esprimeva stima verso Emilio Riva. Ecco cosa è venuto fuori.
La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.
Le emissioni in aria di ossido di azoto prodotte dall’altoforno AFO4 e le concentrazioni di fenoli e cianuri nei reflui dello stabilimento superano i limiti di legge. Tutto questo nonostante le promesse di "ambientalizzazione".
Cresce il sostegno della Chiesa all’appello per fermare l'escalation bellica. Oggi i Vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese pregano per la pace nella Basilica di San Nicola a Bari.
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