Anche tu puoi contribuire con una donazione

Cosa PeaceLink ha fatto nel 2025, dalla A alla Z

Una comunità di volontari per la pace, i diritti e l’ambiente ha messo in campo una vasta serie di iniziative per promuovere il cambiamento e la giustizia sociale tramite la comunicazione, la controinformazione e la cittadinanza attiva.
16 dicembre 2025
Redazione PeaceLink

PeaceLink 2025 cosa abbiamo fatto PeaceLink è una rete di volontari, attiva da molti anni, che utilizza l’informazione, le tecnologie digitali e il lavoro di rete per promuovere la pace, la nonviolenza, la giustizia ambientale e i diritti umani.
Non è un’organizzazione calata dall’alto, ma una comunità aperta, in cui competenze diverse - giornalistiche, informatiche, educative, giuridiche, storiche - si intrecciano per offrire strumenti di conoscenza, analisi critica e partecipazione civile.

L’insieme delle attività di PeaceLink si svolge grazie al lavoro volontario. I contributi dei soci e dei donatori rendono possibile mantenere l’infrastruttura tecnica, garantire la continuità dei servizi informativi, consentire il pagamento delle spese di trasporto e i costi vivi, sostenere manifestazioni per per la pace, l’ambiente e la tutela della salute pubblica lì dove maggiore è l’impatto dell’inquinamento. 

Per questo motivo, rendicontare ciò che è stato fatto non è solo un dovere formale, ma un atto di trasparenza e di rispetto verso chi sostiene PeaceLink. Significa mostrare come tempo, energie e risorse siano stati impiegati, quali temi siano stati affrontati e quale contributo concreto sia stato offerto al dibattito pubblico e alle mobilitazioni civili.

Di seguito presentiamo quindi, in ordine alfabetico, l’elenco delle principali attività svolte dai volontari di PeaceLink nel corso del 2025. È un quadro necessariamente sintetico, ma restituisce la varietà, la continuità e l’impegno che hanno caratterizzato l’anno 2025.

Resoconto delle attività PeaceLink 2025

Dizionario ragionato dalla A alla Z

Di seguito presentiamo le principali attività svolte nel 2025 dai volontari di PeaceLink, organizzate in ordine alfabetico. Ogni voce non è un semplice elenco, ma una breve spiegazione che aiuta a comprendere il senso del lavoro svolto, la sua continuità nel tempo e il contributo offerto al dibattito pubblico, alle reti civiche e alle campagne per la pace, i diritti e l’ambiente.

A - America Latina

L’area tematica dedicata all’America Latina si è confermata una delle sezioni più vive del sito. Nel corso del 2025 sono stati pubblicati oltre 60 articoli di approfondimento su conflitti, diritti dei popoli indigeni, ambiente, movimenti sociali e dinamiche geopolitiche del continente, offrendo uno sguardo critico e documentato spesso assente nei media mainstream.

A - Armi nucleari

PeaceLink ha continuato il lavoro di informazione e monitoraggio sui temi del disarmo nucleare, con particolare attenzione al trattato New START e alle esercitazioni Nato come Steadfast Noon. L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione sui rischi di escalation nucleare e sul progressivo indebolimento degli accordi di controllo degli armamenti. PeaceLink è partner della campagna ICAN per la messa al bando delle armi nucleari.

B - BDS

Nel 2025 PeaceLink ha dato spazio alle iniziative legate alla campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni), collegandole in particolare al tema del commercio di armi e delle collaborazioni militari con Israele. L’informazione è stata orientata a fornire dati, contesto giuridico e analisi critica.

C - Calendario

Il calendario geolocalizzato di PeaceLink si è confermato uno dei servizi più utilizzati del sito. Nel 2025 sono stati pubblicati quasi 800 eventi, con picchi di oltre 20.000 visite giornaliere per singoli appuntamenti. Il calendario è uno strumento fondamentale per dare visibilità alle iniziative di associazioni, comitati e reti su tutto il territorio. Invitiamo tutti a segnalare eventi compilando il modulo online.

C - Caschi blu italiani in Libano

PeaceLink ha seguito e documentato il ruolo del contingente italiano in Libano, analizzando il contesto geopolitico, i rischi a cui era sottoposto (il contingente italiano è stato ripetutamente attaccato dalle forze armate israeliane), esprimendo solidarietà ai Caschi blu italiani a nome di tanti cittadini che hanno espresso viva preoccupazione mentre le istituzioni italiane tardavano a prendere posizione.

C - Cambiamenti climatici

Nel corso dell’anno sono stati pubblicati articoli e approfondimenti sulla crisi climatica. L’approccio di PeaceLink integra la questione ambientale con quella della giustizia sociale. E focalizza l’impatto della CO2 dell’ILVA in termini di “carbon mortality cost” (è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica assieme al prof. Michele Carducci. Particolare attenzione è stata dedicata alla COP che si è svolta in Brasile.

C - Chiara Castellani

PeaceLink ha dato spazio a testimonianze e iniziative legate all’impegno umanitario e sanitario di Chiara Castellani, valorizzando le voci di chi opera nei contesti più difficili colpiti da guerra e povertà.

C - Collaborazioni con autori e giornalisti

Nel 2025 sono proseguite e si sono rafforzate le collaborazioni con giornalisti e autori come Domenico Iannacone, Rosy Battaglia e altri, arricchendo il sito di contributi di qualità e favorendo un’informazione indipendente e approfondita.

C - Collaborazioni con riviste

PeaceLink ha collaborato con riviste come Mosaico di Pace (il mensile di Pax Christi) e Qualevita, promuovendo scambi di contenuti, riflessioni comuni e sinergie culturali sui temi della pace e della nonviolenza.

C - Collaborazioni con associazioni e reti

L’attività di rete resta uno dei pilastri di PeaceLink. Nel 2025 l’associazione ha lavorato con numerose realtà del pacifismo, dell’ambientalismo e della società civile, contribuendo a campagne comuni e azioni coordinate.

C - Congo

Con la rete Insieme per la pace in Congo, PeaceLink ha sostenuto attività di denuncia dell’aggressione del Ruanda nel Kivu, promuovendo la traduzione in italiano del Rapporto Mapping e la diffusione di documenti e appelli alle istituzioni europee perché interrompono ogni forma di collaborazione economica (coltan, terre rare) con l'aggressore, ossia il Ruanda.

C - Coordinamento No Riarmo

PeaceLink ha svolto un ruolo attivo nel Coordinamento No Riarmo, contribuendo all’informazione, alla comunicazione interna e al supporto tecnico delle campagne contro l’aumento delle spese militari.

C - Comunicazione

Nel 2025 sono stati rafforzati i rapporti con le agenzie di stampa e i media, tra cui Ansa, Adnkronos, Adista e Pressenza, aumentando la capacità di diffusione delle notizie e delle analisi prodotte da PeaceLink.

D - Database associazioni

È proseguito il lavoro di aggiornamento e valorizzazione del database delle associazioni, uno strumento utile per favorire contatti, collaborazioni e sinergie nel mondo del volontariato e dell’attivismo.

E - Educazione ambientale

PeaceLink ha partecipato a progetti di educazione ambientale (Ecodidattica), anche attraverso percorsi PCTO e iniziative come Sustain, rivolte a studenti e docenti.

E - Euromissili Dark Eagle

Ampio spazio è stato dedicato all’analisi critica del ritorno degli euromissili in Europa, con particolare attenzione ai nuovi sistemi ipersonici americani Dark Eagle e ai rischi di escalation militare.

F - Formazione digitale

Nel 2025 PeaceLink ha promosso percorsi di formazione sull’uso consapevole degli strumenti digitali, dall’intelligenza artificiale alle piattaforme collaborative come Mattermost e Sociale.network.

G - Gaza e genocidio

PeaceLink ha documentato e analizzato quanto avvenuto a Gaza, offrendo materiali di approfondimento giuridico, politico e umanitario, collegati anche al tema delle responsabilità internazionali.
PeaceLink ha denunciato il Memorandum di Intesa militare che ancora lega l'Italia a Israele. 

G - G550 e commercio di armi

Sono stati pubblicati articoli e dossier sul commercio di armi con Israele, in particolare sul caso dei velivoli G550, collegando questi temi alle campagne BDS.

G - GCAP

PeaceLink ha seguito il programma militare GCAP, analizzandone costi, implicazioni industriali e ricadute politiche, nel quadro più ampio del riarmo europeo.

I - ILVA

Nel 2025 PeaceLink ha seguito le vicende dell’ILVA, mantenendo al centro l’attenzione sul diritto alla salute, all’ambiente e al lavoro. PeaceLink continua a partecipare come parte civile nel processo “Ambiente Svenduto” a Potenza. Particolarmente rilevante e impegnativa è stata la raccolta fondi per il ricorso al TAR contro la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale che autorizza la prosecuzione della produzione a carbone per altri 12 anni. A dicembre una memoria scritta è stata richiesta a PeaceLink dalla Nona Commissione del Senato in merito al nuovo provvedimento salva-ILVA. La scelta di fondo di PeaceLink coincide con quella della magistratura che continua a ribadire il sequestro degli impianti in quanto estremamente pericolosi.

I - Informatica etica e infrastruttura

È proseguito il lavoro sull’informatica etica, con l’uso e la promozione di software open source come Nextcloud, e il mantenimento dell’infrastruttura tecnica che sostiene i servizi di PeaceLink. Nel corso del 2025 gran parte del lavoro volontario tecnico è stato dedicato a migrare l’infrastruttura di PeaceLink da fornitori cloud statunitensi a una piattaforma indipendente, esclusivamente basata su software libero ed ospitata in Europa, garantendo così il rispetto dei dati e delle comunicazioni personali di tutti coloro che interagiscono con PeaceLink.

I - Intelligenza artificiale

PeaceLink ha promosso corsi e momenti di riflessione critica sull’intelligenza artificiale, anche in collaborazione con Pax Christi e con il progetto Albert, per analizzarne implicazioni etiche, sociali e politiche, ma anche per imparare a sfruttarla per le attività pacifiste.

I - Israele

Nel 2025 sono stati pubblicati approfondimenti sui rapporti militari dell’Italia con Israele, inclusi scoop sulla base di Amendola diffusi in conferenze e momenti di confronto pubblico. Di particolare rilevanza il dossier su Leonardo S.p.a., presentato alla Camera dei Deputati a Dicembre. 

J - Jennings

Partecipazione, con una campagna di lettere, al tentativo purtroppo fallito del Comitato Paul Rougeau di ottenere la grazia per Bryan Jennings, detenuto nel braccio della morte in Florida per 46 anni.

L - Leva obbligatoria

PeaceLink ha preso posizione contro il ritorno della leva obbligatoria, aderendo alla campagna del Movimento Nonviolento.

M - Mappa delle basi militari

È proseguito l’aggiornamento e la diffusione della mappa delle basi militari in Italia, uno strumento di conoscenza e trasparenza molto utilizzato nel mondo pacifista.

M - Mattermost

Nel 2025 è stata lanciata una nuova piattaforma di comunicazione interna basata su Mattermost. Lo strumento, utilizzato da PeaceLink e dal Coordinamento No Riarmo, ha migliorato l’organizzazione del lavoro volontario, riducendo la dispersione tipica delle chat tradizionali.

M - McBride (Australia)

PeaceLink ha seguito il caso McBride in Australia, collegandolo ai temi della libertà di informazione e della tutela dei whistleblower.

M - Memoria

Grande attenzione è stata dedicata alla memoria storica, in particolare alle stragi neofasciste e alle iniziative alternative alle celebrazioni militariste del 4 novembre.

N - Nonviolenza

Nel solco della tradizione nonviolenta, PeaceLink ha valorizzato contributi e riflessioni di figure come Peppe Sini, promuovendo una cultura della pace attiva e concreta.

P - Peltier

Campagna con lettere alle autorità Usa e articoli per la liberazione di Leonard Peltier, leader nativo negli Usa, in collaborazione con Peppe Sini e il Centro di ricerca per la pace di Viterbo. La campagna è andata a buon fine lo scorso gennaio con la conversione della condanna all’ergastolo in arresti domiciliari, dopo quasi 50 anni di carcere.

P - Petizione al Parlamento

Nel 2025 PeaceLink ha promosso una petizione al Parlamento, ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione, contro il riarmo e l’aumento delle spese militari.

P - Podcast

PeaceLink ha seguito con particolare attenzione i podcast di Altrinformazione, realizzati e diffusi da Carlo Gubitosa. I podcasts sono dedicati ai temi della pace, della guerra e della giustizia sociale, ampliando i linguaggi e i canali di comunicazione.

P - Poesie contro la guerra

PeaceLink ha ospitato e diffuso poesie contro la guerra, riconoscendo il valore della cultura e dell’arte come strumenti di resistenza e consapevolezza.

R - Riarmo

Il tema del riarmo è stato centrale nel 2025, con analisi, campagne e collegamenti alle iniziative di Stop Rearm, GCAP e Coordinamento No Riarmo.

S - Sociale.network

PeaceLink ha continuato a sviluppare e utilizzare Sociale.network come spazio di informazione, confronto e aggiornamento in tempo reale, in particolare sul conflitto in Ucraina.

S - Storia della pace

Nel corso dell’anno sono stati pubblicati materiali e approfondimenti sulla storia dei movimenti per la pace, per rafforzare la consapevolezza storica delle lotte nonviolente.

S - Stragi neofasciste

PeaceLink ha mantenuto viva l’attenzione sulle stragi neofasciste e sulle loro connessioni internazionali, promuovendo un lavoro di ricerca sulla cosiddetta “regia atlantica” che si è celata dietro la strage di Bologna e che ha visto organizzatore, secondo la magistratura, Federico Umberto D’Amato, uomo di collegamento con la CIA e i servizi segreti occidentali. 

S - Steadfast Noon

È proseguito il monitoraggio delle esercitazioni nucleari Nato Steadfast Noon, collegandole ai rischi di normalizzazione della deterrenza nucleare.

S - Stop Rearm  Europe

PeaceLink ha sostenuto e diffuso le iniziative della campagna Stop ReArm Europe, rafforzando la rete di opposizione al riarmo.

U - Ucraina

Nel 202 PeaceLink ha fornito aggiornamenti e materiali informativi sul conflitto in Ucraina, in particolare attraverso Sociale.network, cercando di offrire analisi militari indipendenti e pluralità di fonti.

Z - Zanotelli

Nel 2025 PeaceLink ha collaborato attivamente con il missionario Alex Zanotelli in particolare sulla questione dei nuovi euromissili. 

 

Note: Per sostenere concretamente PeaceLink clicca su www.peacelink.it/donazioni

Articoli correlati

  • Ex Ilva: Peacelink a Senato, 'azienda morta non è strategica'
    Ecologia
    Agenzia stampa AdnKronos

    Ex Ilva: Peacelink a Senato, 'azienda morta non è strategica'

    12 dicembre 2025
  • Le onde di Taranto: la rivoluzione silenziosa di PeaceLink
    PeaceLink
    Cittadinanza attiva significa diventare noi stessi motore del cambiamento

    Le onde di Taranto: la rivoluzione silenziosa di PeaceLink

    Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
    21 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
  • Ricordando Gianni Gatti, amico della pace e della nonviolenza
    Storia della Pace
    Oggi si sono svolti i funerali in provincia di Brescia

    Ricordando Gianni Gatti, amico della pace e della nonviolenza

    Nel 1973 compì un gesto coraggioso e pionieristico: si rifiutò di destinare la propria quota fiscale alle spese militari, devolvendo quella somma a un’associazione pacifista. In seguito si è preso cura della Casa della Pace di Tavarnuzze, sui colli fiorentini, ed è lì che lo abbiamo conosciuto.
    29 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Laboratorio di dialogo per un’Europa solidale
    PeaceLink
    A Roma un incontro a cui abbiamo partecipato su invito di "Un ponte per"

    Laboratorio di dialogo per un’Europa solidale

    PeaceLink sta sviluppando strumenti digitali che possano contribuire a rafforzarne l’unità e l’efficacia comunicativa del movimento pacifista. Abbiamo creato ad esempio un database geolocalizzato e aperto che ogni associazione può arricchire.
    Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)