Memorandum di intesa militare con Israele: la mobilitazione non si ferma
Albert
Bollettino pacifista settimanale
La voce della ragione in tempo di guerra
Oggi, 8 giugno 2025, scade ufficialmente il Memorandum d’intesa firmato vent’anni fa tra Italia e Israele. Un accordo militare che prevede cooperazione nella difesa, negli armamenti, nella ricerca tecnologica e nell’addestramento delle forze armate. Un patto silenzioso ma pesante, che lega il nostro Paese a politiche e pratiche sempre più condannate sul piano internazionale.
Secondo i documenti ufficiali, il Memorandum fu firmato l’8 giugno 2005, ma la ratifica venne notificata solo il 12 aprile 2006. Da qui nasce la confusione tra le due date. Per il governo italiano, la decorrenza effettiva e quindi il rinnovo tacito cadrebbero il 13 aprile 2026. Ma il rischio di una proroga automatica resta concreto se non aumentiamo la mobilitazione.
Resta quindi la domanda: vogliamo davvero continuare ad essere complici?
La guerra in corso a Gaza ha aggravato le responsabilità morali, giuridiche e politiche dell’accordo. Le immagini delle distruzioni, le accuse di crimini di guerra, la sofferenza dei civili palestinesi rendono intollerabile ogni legame di collaborazione militare. Restare fermi sarebbe una resa morale.
E allora che fare?
Abbiamo ancora alcuni mesi di tempo per agire. Possiamo:
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informare e costruire consapevolezza: pochi conoscono l’esistenza di questo Memorandum.
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chiedere ai parlamentari di ogni schieramento di opporsi al rinnovo.
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mobilitare la società civile: associazioni, scuole, università, chiese, movimenti per la pace.
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lanciare una campagna nazionale per la revoca ufficiale del Memorandum, anche con una petizione pubblica e azioni coordinate a livello europeo.
Serve una pressione costante e intelligente. Serve anche riscoprire la forza del diritto internazionale e dell’etica civile: non possiamo cooperare con eserciti che bombardano popolazioni civili, qualunque sia il contesto.
Il Memorandum non scade oggi. Il futuro è ancora nelle nostre mani. La mobilitazione continua.
"Vogliamo conoscere l’Accordo di sicurezza fra Italia e Israele"
Emergency: 200 mila firme per interrompere il Memorandum militare Italia-Israele
Sono oltre 200mila le firme raccolte dall’appello di Emergency Ora! rivolto al governo italiano per chiedere lo stop al memorandum d’intesa per la collaborazione militare tra Italia e Israele.
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21 giugno a Roma: serve un corteo unitario!
La spirale della Terza guerra mondiale può e deve essere fermata solo attraverso una decisa e continua lotta contro la partecipazione del nostro paese ai conflitti in corso, contro il sostegno allo Stato sionista d’Israele deciso più che mai a continuare lo sterminio del popolo palestinese, contro le politiche di riarmo dell’UE e della NATO.
Negli scorsi mesi c’è stata un’ampia e sana reazione popolare e di forze politiche, sociali, sindacali alle politiche guerrafondaie che il governo Meloni promuove al soldo degli USA e dei vertici UE. Una reazione che ha vissuto nelle centinaia di iniziative di base diffuse nel paese in ogni città e provincia, nelle mobilitazioni di piazza e presidi, nella giornata del 5 aprile a Roma promossa dal M5S che ha visto una partecipazione popolare ampia e variegata, il 12 aprile a Milano in solidarietà con il popolo palestinese che ha visto 50.000 persone in piazza, il 25 aprile in cui molte città si è animata e sviluppata la contestazione ai tentativi di delegittimare il 25 aprile legittimando lo sterminio a Gaza e l’invio di armi in Ucraina.
Il prossimo 21 giugno a Roma sono state convocate due mobilitazioni nazionali: una, convocata da Potere al Popolo e altri organismi che hanno lanciato questa data a seguito dell’assemblea del 13 aprile scorso a Roma; l’altra, convocata dai promotori della campagna “Stop rearm Europe” che risponde ad un appello di numerosi organismi europei ed è stata lanciata in una riunione internazionale, partecipata da oltre 90 organismi, lo scorso 5 maggio.
I firmatari di questo appello ritengono che due piazze per il prossimo 21 giugno a Roma sono inevitabilmente disgreganti e dispersive per l’ampio e diffuso fermento popolare che cerca un riferimento e momenti di lotta unitari per scendere in piazza contro la guerra: per questo una frammentazione sarebbe inaccettabile. Per questo motivo l’appello esplicito ai promotori delle due mobilitazioni è quello di dialogare e convergere per confluire in una piazza unica che raccolga e valorizzi il malcontento e la volontà di protesta e riscossa di larga parte della popolazione del nostro paese.
Una piazza unica, plurale, in cui ogni organismo possa portare i propri contenuti, bandiere, simboli e slogan al fine di rilanciare ulteriormente la lotta per fermare la Terza guerra mondiale in tutte le forme in cui si manifesta!
Per una mobilitazione popolare, unitaria e di riscossa!
Chiediamo ad ogni organismo e singolo che intende sottoscrivere tale appello di farlo circolare e comunicare la propria adesione scrivendo a coordinamentonazionalenonato@
Firmatari:
- Coordinamento Nazionale No Nato
- Brigate Verdi
- Generazioni Future
- Resistenza Radicale – azione nonviolenta
- Tavolo Uniti contro la guerra – Napoli
- Patrizia Morciano – Lecce
- AsSUR – Associazione Scuola Università e Ricerca
- Roberto Villani – Direzione nazionale PRC, Comitato Politico Nazionale PRC
- Coordinamento della Marcia della Pace Tivoli Guidonia
- Coordinamento per la Pace Milano
- Peacelink
- Rete No War
- Collettivo Millepiani Arezzo
- ANVUI
- Elena Coccia, Avvocatessa, Napoli
- La Fucina per la Nonviolenza – Firenze
- Francesca Anna Perri, medico emergentista (Sanitari per Gaza Nazionale)
- Aldo Infantino , Angelo Giacomazzi, Antonella Pedrini, Giuseppe Lobascio, Maria Guido (Sanitari per Gaza Veneto)
- Matteo Rosellini, RSA USB Worsp di Pisa
- Marco Lenzoni RSU/RLS coordinamento regionale USB-Sanità Toscana
- Roberta Leoni, insegnante
- Fulvio Grimaldi, giornalista
- Sandra Paganini
- Sinistra Libertaria
- Movimento Login
- Rete Mobilitazione Globale Pace
- Giuseppe Felici
- Rosario Marra
- Alessandro Capuzzo – Tavola per la Pace FVG
- Carlo Volpi, Firenze
- Coordinamento fiorentino contro il riarmo
- Circolo Rifondazione Comunista Viterbo
- Circolo Vegetariano VV.TT.
- Carlo Iozzi, RSU Valmet Tissue Converting – Lucca, AG Fiom Toscana
- Edoardo Todaro, Firenze
- Circolo PRC Valdarno Aretino
- Sergio Genini, Le Veglie Contro Le Morti in Mare – Milano
- Umberto Spallotta, Anzio
- Daniela Restelli
- Laura Setti, pensionata
- Mario Franzil, PRC
- Adriana De Mitri, Peacelink nodo di Lecce
- Partito dei CARC
- Tonia Guerra
- Circolo territoriale PRC della Piana Fiorentina “Teresa Mattei”
- Assopace Palestina
- PRC Federazione di Bologna
- Associazione “Schierarsi” Bologna
- Associazione culturale Russia-Emilia Romagna
- Rete Warfree – Lìberu dae sa gherra
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