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15 Articoli
  • Dove sta andando la Repubblica Democratica del Congo?
    Un dossier per rompere il silenzio su una guerra dimenticata

    Dove sta andando la Repubblica Democratica del Congo?

    Il Ruanda, con il tacito sostegno di potenze occidentali, continua ad aggredire e saccheggiare territori congolesi. Gli accordi economici firmati dall’Unione Europea con il Ruanda finiscono per legittimare questo saccheggio.
    8 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
  • Durissimo attacco del Ruanda al Belgio
    Ultim'ora: il Ruanda sospende la cooperazione allo sviluppo con il Belgio

    Durissimo attacco del Ruanda al Belgio

    Il Belgio è stato in prima linea nella richiesta di sanzioni UE e ha chiesto la fine del sostegno militare ruandese alle milizie M23 che hanno invaso il Congo. Nel comunicato del governo ruandese si legge: "Il Ruanda non sarà vittima di bullismo o ricatto per compromettere la sicurezza nazionale".
    18 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Denunce e proposte dalla manifestazione per la pace in Congo
    Si è svolta il 9 febbraio a Milano

    Denunce e proposte dalla manifestazione per la pace in Congo

    La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
    11 febbraio 2025 - Marinella Correggia
  • L’ipocrisia della Commissione Europea sul Congo
    Affari sporchi di sangue

    L’ipocrisia della Commissione Europea sul Congo

    Il Congo, ricchissimo di terre rare, è devastato da milizie sostenute dal Ruanda, che invadono e saccheggiano il Paese con la complicità tacita delle potenze occidentali. Ma a Bruxelles nessuno parla di "invasori" e "invasi". Nessuna condanna, nessuna sanzione.
    6 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • La guerra come business: il caso del Congo
    Le motivazioni economiche

    La guerra come business: il caso del Congo

    l governo congolese e le Nazioni Unite - riferisce oggi l'agenzia DIRE - denunciano il coinvolgimento diretto dell'esercito del Ruanda nel sostegno ai ribelli dell'M23. Le motivazioni? L’accesso ai giacimenti di coltan, cobalto e rame, risorse essenziali per l’industria elettronica globale.
    4 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Goma sotto occupazione: l'appello della rete "Insieme per la Pace in Congo"
    La rete denuncia l'atteggiamento dell’Unione Europea, accusata di sostenere il regime ruandese

    Goma sotto occupazione: l'appello della rete "Insieme per la Pace in Congo"

    Una gravissima violazione del diritto internazionale e dell’integrità territoriale della Repubblica Democratica del Congo. L’occupazione della città e dell’intera provincia del Nord-Kivu – non è casuale: qui si concentra l’80% del coltan mondiale, minerale essenziale per l’industria tecnologica
    29 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • COOPERAZIONE

    Cartoline dal Ruanda

    Dallo sterminio alla riconciliazione e alla ricostruzione: fotografie di un Paese africano che prova a rivivere garantendo ai cittadini giustizia e sanità.
    Mentre resiste all’attuazione degli accordi di partenariato economico tra Unione Europea e Paesi africani.
    Vittorio Agnoletto
  • Nessuno tocchi Kagame

    Prodi sa chi premia?

    L’Italia lo sta accogliendo con tutti gli onori e il presidente del consiglio gli consegna un premio contro la pena di morte. Nigrizia è sorpresa: che non si tocchi un caino, d’accordo, ma che lo si premi…
    3 settembre 2007
  • "Abbiamo le prove: è un criminale"

    parla Elio Boscaini, il prete comboniano che contesta la scelta di premiare il dittatore ruandese a Roma
    31 agosto 2007 - Marco Boccitto
  • Ruanda: situazione interna e rapporti esteri

    Il presidente Kagame continua ad applicare una politica aperta verso l’estero, con iniziative volte alla cooperazione con altri paesi, e con una politica interna caratterizzata da un accentramento dei poteri verso la sua persona.
    21 aprile 2005 - Massimo Donato
  • Scene di orrore nel Congo Orientale

    Le origini e le cause della ribellione sono poco chiare, ma si sospetta fortemente che sia stata appoggiata dal Ruanda. Il Ruanda potrebbe perfino aver inviato delle truppe nella RDdC...
    21 dicembre 2004
  • Una conseguenza delle guerre? Sicuramente è l'abbassamento della condizione sociale in un paese che ne è stato investito.

    Diario dal Rwanda: la situazione sanitaria dopo il genocidio

    Il Rwanda è sicuramente testimone di questo fatto, con il suo genocidio di 10 anni fa, con le sue guerriglie in Congo e scaramucce con l'Uganda. In questo momento a Nyarurema (nord del Rwanda) vi sono alcuni italiani, tra cui una dottoressa di Lucca, che esercita all'ospedale di Pisa: Roberta Arena. Ecco le sue impressioni sulla situazione del centro di sanità locale, un piccolo spaccato di questo paese.
    20 agosto 2004 - Dott. Roberta Arena
  • informazione segnalata da Monica Mazzoleni

    Ruanda: l’eredità del genocidio e della guerra del 1994 ancora tutta da affrontare, denuncia Amnesty International

    A dieci anni dai fatti del 1994, il genocidio, la guerra e l’Hiv/Aids hanno prodotto una generazione di bambini orfani che vivono in condizioni disperate e sono soggetti ad abusi e sfruttamento.
    7 aprile 2004 - Amnesty International
  • Ruanda: l'informazione che non ci fu sui massacri del 1994

    Parla lo scrittore e giornalista senegalese Boubacar Boris Diop, autore di un romanzo sul genocidio tutsi in Ruanda: «A che serve essere un intellettuale africano se per tre mesi possono nasconderti un genocidio sul tuo continente?»
    E punta il dito sulla «cattiva» informazione di marca francese, diffusa in Africa durante lo sterminio di oltre un milione di tutsi e hutu moderati.
    6 aprile 2004 - Geraldina Colotti
  • ISTRUZIONI PER UN GENOCIDIO
Rwanda: Cronache di un massacro evitabile.

    ISTRUZIONI PER UN GENOCIDIO Rwanda: Cronache di un massacro evitabile.

    di Daniele Scaglione
    EGA Editore
    4 aprile 2004 - recensione di Monica Mazzoleni

Dal sito

  • Pace
    Per le commissione Difesa di Camera e Senato

    Lettera ai parlamentari sull'apocalisse nucleare

    Richiesta di informazioni sull’esercitazione nucleare NATO “Steadfast Noon 2025” e sui possibili impatti per la popolazione civile circa gli scenari ad alta intensità simulati
    13 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
  • Disarmo
    Fino a quattro anni fa persino il nome “Steadfast Noon” era classificato segreto

    Oggi comincia la simulazione dell'apocalisse nucleare

    Il silenzio delle istituzioni italiane è assordante benché essa riguardi l’evento più catastrofico immaginabile per la sopravvivenza dell’umanità. Ossia la simulazione della Nato alla guerra nucleare. Per questo motivo PeaceLink ha inviato un messaggio ufficiale alle Commissioni Difesa.
    13 ottobre 2025 - Alessandro Marescotti
  • Pace
    Un insulto nei confronti di coloro che si battono contro il genocidio in corso a Gaza

    “Offensivo” il premio Nobel per la Pace a Maria Corina Machado

    Un’esponente dell’odio anti-musulmano non può essere accostata a figure come Martin Luther King Jr. e ad altri meritevoli vincitori del Premio Nobel per la Pace. La Machado ha fornito sostegno al Likud di Benjamin Netanyahu.
    10 ottobre 2025 - CAIR (Council on American-Islamic Relations)
  • Pace
    Il 13 ottobre parte l'esercitazione nucleare NATO Steadfast Noon

    Oggi si marcia per la pace ma domani sarà simulata la guerra nucleare

    Mentre tantissimi pacifisti marciano da Perugia ad Assisi, si scaldano i motori di 71 jet che saranno impegnati a simulare scenari di guerra ad "alta intensità", compresi quelli che prevedono l’uso di armi nucleari. Ecco perché la marcia di oggi assume un valore ancora più grande e attuale.
    12 ottobre 2025 - Redazione PeaceLink
  • Storia della Pace
    Una ricostruzione dei fatti

    Premio Nobel per la Pace a Maria Corina Machado

    Facciamo luce con questo articolo sul colpo di stato del 2002 in Venezuela e sul ruolo che risulta aver avuto in quella occasione l'attuale Premio Nobel per la Pace.
    11 ottobre 2025 - Alessandro Marescotti
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