Goma sotto occupazione: l'appello della rete "Insieme per la Pace in Congo"
Una guerra per il controllo delle risorse
L’occupazione della città e dell’intera provincia del Nord-Kivu – un territorio che supera il doppio della superficie del Ruanda – non è casuale: qui si concentra l’80% del coltan mondiale, minerale essenziale per l’industria tecnologica. Il comunicato evidenzia come la comunità internazionale, nonostante le richieste del governo congolese, abbia reagito con una "timidissima denuncia", mentre Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno preferito evacuare i loro cittadini, senza intraprendere azioni concrete per fermare l’aggressione.
La rete denuncia inoltre l'atteggiamento dell’Unione Europea, accusata di sostenere il regime di Kigali sia con finanziamenti diretti alle forze armate ruandesi, sia con accordi economici per l’approvvigionamento di minerali rari – accordi definiti "a dir poco criminali", dato che il Ruanda non possiede tali risorse ma le ottiene attraverso il saccheggio dei territori congolesi.
L’appello alla comunità internazionale
Il comunicato lancia un appello urgente affinché:
- l’ONU e la comunità internazionale intervengano per ottenere un cessate il fuoco immediato e ristabilire l’integrità territoriale del Nord-Kivu, evitando ulteriori massacri e sofferenze per la popolazione civile;
- l’Unione Europea cancelli il memorandum firmato con il Ruanda e agisca per un commercio trasparente delle risorse minerarie congolesi;
- il regime di Kigali e la coalizione M23/AFC vengano sanzionati e isolati economicamente per fermare il loro sostegno alla guerra;
- l’opinione pubblica internazionale si mobiliti per rompere il silenzio mediatico e contrastare la narrazione che riduce questa guerra a uno "scontro tribale", quando in realtà si tratta di una guerra di conquista e saccheggio.
Il popolo congolese non deve essere lasciato solo. La resistenza civile continua, come dimostra la recente manifestazione di massa a Bukavu, dove migliaia di cittadini hanno marciato pacificamente contro l’occupazione ruandese. L’appello finale della rete è chiaro: #FreeGoma!
https://lists.peacelink.it/dirittiglobali/2024/03/msg00011.html
Il Congo nel caos, il Ruanda sostiene il gruppo M23, responsabile di gravi violenze. I rapporti commerciali di UE e USA con il Ruanda
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Congo, la guerra per il coltan. Le responsabilità della UE e del Ruanda
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Allegati
Comunicato di Insieme Per il Congo
John Mpaliza933 Kb - Formato pdfSulla situazione a Goma
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