Dove sta andando la Repubblica Democratica del Congo?
Da quasi trent’anni, nella Repubblica Democratica del Congo si consuma il conflitto più sanguinoso dalla Seconda guerra mondiale: oltre dieci milioni di morti, sette milioni di sfollati, intere regioni devastate, stupri di massa, villaggi bruciati e un ambiente naturale distrutto. Eppure, sul dramma del Congo continua a scendere un silenzio assordante.
Il nuovo dossier “Dove sta andando la Repubblica Democratica del Congo?”, curato dalla rete Insieme per la Pace in Congo, rompe questo silenzio. Ricostruisce con rigore e passione civile le tappe di una guerra che non è solo “africana”: è una guerra globale per il controllo delle risorse strategiche – coltan, oro, rame, cobalto – indispensabili alle nostre tecnologie, dai telefoni cellulari alle auto elettriche.
Il dossier denuncia il ruolo di attori esterni — governi, multinazionali, eserciti stranieri — che si contendono la ricchezza del sottosuolo congolese, mentre la popolazione paga il prezzo più alto. Documenta come il Ruanda, con il tacito sostegno di potenze occidentali, continui ad aggredire e saccheggiare territori congolesi, e come accordi economici firmati dall’Unione Europea con Kigali finiscano per legittimare questo saccheggio.
La rete Insieme per la Pace in Congo chiama in causa le nostre responsabilità: quelle dei cittadini europei, dei governi e delle istituzioni internazionali che, pur conoscendo la verità, non hanno fermato l’ingiustizia. Chiede l’attuazione del Rapporto Mapping dell’ONU, da anni bloccato, e la creazione di un Tribunale Penale Internazionale per il Congo.
Nonostante tutto, dalle pagine emerge anche la forza della società civile congolese: donne, studenti, insegnanti, comunità di base che resistono con coraggio, continuano a documentare i crimini, a educare, a nutrire chi non ha più nulla. È un’umanità che non si arrende, che invoca giustizia, pace e verità.
Il dossier si conclude con un appello diretto a noi, cittadini del Nord del mondo: informiamoci, adottiamo stili di vita sobri, sosteniamo chi in Congo costruisce la pace e chiediamo ai nostri governi di interrompere ogni complicità con il saccheggio.
“Un giorno si dirà: tutto ciò poteva essere evitato”, recita l’incipit del documento.
Leggere e diffondere questo dossier significa scegliere di non voltarsi dall’altra parte.
Allegati
Dove sta andando la Repubblica Democratica del Congo
Insieme per la pace in Congo1274 Kb - Formato pdfDossier
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