Il movimento in favore della pace deve nascere, come è accaduto in passato, da un sentimento laico condiviso di valori e di credi in cui si rispecchia il pacifismo, l'azione nonviolenta, in una presa di coscienza e di posizione collettiva, ma soprattutto a partire da ogni singolo individuo.
19 novembre 2015 - Laura Tussi
Intervista ad Ouday Ramadan che è stato in Siria con una delegazione italiana nel novembre scorso scampando anche ad un attentato del cosiddetto "Esercito Siriano Libero".
Continua il nostro impegno per la verità, unica via per la realizzazione di una pace vera. Segnaliamo la realizzazione di un'altra intervista che fornisce un altro punto di vista sulla vicenda siriana. Proponiamo questa volta l'intervista ad Ouday Ramadan che è stato in Siria con una delegazione italiana nel novembre scorso scampando anche ad un attentato del cosiddetto "Esercito Siriano Libero".
Nonostante il clima di guerra nel paese, Mesarvot, la Rete israeliana di obiettori di coscienza israeliani, continua a sostenere chi rifiuta di servire nell'IDF, l'esercito israeliano.
Il processo di riarmo in corso in Europa merita una riflessione più profonda e meno influenzata dalla paura e dall'emotività. La rappresentazione della Russia come un nemico che prepara un attacco all'Europa rischia di alimentare una narrazione sbagliata se non si approfondiscono i dati militari.
Emerge il vero motivo per cui gli Stati Uniti si sono svincolati dagli impegni assunti da Reagan e Gorbaciov in tema di smantellamento delle armi nucleari. La ragione è quella di fronteggiare la Cina che non era menzionata negli accordi degli anni Ottanta. Occorre una nuova mobilitazione pacifista.
Radiosa come non mai, Stella Assange ieri, 8 settembre, ha concesso una lunga intervista a Maddalena Oliva, vicedirettrice del Fatto Quotidiano, davanti alla platea stracolma del FattoFest presso la Casa del Jazz a Roma.
La CNN ha parlato con sei comandanti e ufficiali che stanno combattendo o hanno recentemente combattuto o supervisionato unità nella zona. Tutti e sei hanno detto che la diserzione e l'insubordinazione stanno diventando un problema diffuso, specialmente tra i soldati di nuova recluta.
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