Una grande esercitazione Nato che coinvolge anche il Sud Italia. Dalla Sicilia con furore, per tutto il Mediterraneo scorrazzeranno velivoli e navi da guerra. Vi presentiamo il Trident Juncture 2015.
Antonio Mazzeo
Si prepara così la «Trident Juncture 2015», l’esercitazione che, dal 28 settembre al 6 novembre, si svolgerà in Italia, Spagna e Portogallo con unità terrestri, aeree e navali e con forze speciali di tutti i paesi Nato
Da credente e da seguace di Gesù di Nazareth non posso accettare un mondo così assurdo: un Sistema economico-finanziario che permette a pochi di vivere da nababbi a spese di molti morti di fame e questo grazie a una NATO che spende oltre mille miliardi di dollari all’anno in armi e soprattutto con arsenali ripieni di spaventose armi atomiche. Come credente nel Dio della vita non posso accettare un Sistema di morte come il nostro pagato da miliardi di impoveriti, milioni di morti di fame oltre che da milioni e milioni di morti per le guerre che facciamo.
È arrivata, tramite la portavoce italiana Maria Elena Delia, la risposta alle minacce del governo israeliano, che ha definito terroristi i partecipanti alla Global Sumud Flotilla e promesso arresti e carcere duro per gli attivisti e la confisca delle navi umanitarie.
Care compagne e cari compagni della Global Sumud Flotilla, dalla Colombia, terra segnata dalla resistenza e dalla speranza, invio un abbraccio solidale a voi che, da diversi angoli del mondo, vi preparate a salpare verso Gaza nei prossimi giorni.
Durante il fine settimana dal 29 al 31 agosto, il porto di Barcellona è stato teatro di intense giornate di sostegno alla Palestina, organizzate per salutare la Global Sumud Flotilla.
Per tre giorni il Moll de la Fusta di Barcellona è diventato l’epicentro della solidarietà internazionale, con eventi, conferenze, workshop e concerti a sostegno della Global Sumud Flotilla, la missione civile più ambiziosa mai intrapresa fino ad oggi in direzione di Gaza.
Sociale.network