Si è chiuso ieri in Tunisia la tre giorni delle Nazioni Unite dedicata al mondo dell'informazione. Le grandi aziende firmano join venture e affari miliardari mentre gli Usa mantengono il controllo sulla rete. E all'esterno il festival della censura
Al vertice si discute del divario digitale, le tecnologie possono colmare il gap?
Accesso negato Meno di un miliardo di persone usa Internet: il numero di utenti della Rete dei paesi del G8 è pari a quello del resto del mondo
Chiude tra le polemiche il summit della società dell'informazione organizzato dall'Onu a Tunisi. Dura la protesta della società civile per le aggressioni verso delegati e giornalisti, per l'oscuramento di siti web e le continue censure
Nulla di fatto al Wsis di Tunisi, il vertice voluto dall'Onu per regolamentare la rete. Sarà ancora l'Icann, società californiana, a distribuire i domini e a discriminare chi in quel momento non piace all'America
«Le decisioni sul free software sono state prese altrove». Incontro con Richard Stallman. Vertice blindato Troppa polizia, troppi controlli «e questo badge con il codice a barre elettronico. È una tecnologia invasiva e irrispettosa della privacy». Il software libero stabilisce un principio di cooperazione perché insegna alle persone a mettersi insieme e fare delle cose uniti da uno spirito di solidarietà
A Tunisi la televisione di Stato taglia il discorso del presidente svizzero Schmid che parlava di libertà dei media. Le organizzazioni della società civile protestano nonostante i divieti. In sala Shirin Ebadi
La posizione espressa dal presidente del Consiglio non solo non difende gli interessi degli italiani ma li indebolisce. Mantenere l'unanimità nelle decisioni del Consiglio europeo condanna l'UE alla irrilevanza nelle questioni internazionali e al vassallaggio nei confronti del governo statunitense.
Nella sfida tra la destra conservatrice di Rodrigo Paz e quella radicale di Jorge Quiroga del 19 ottobre scorso, la spunta il primo, esponente del Partido Demòcrata Cristiano. La sua ricetta, assai simile a quella del suo rivale, punta su privatizzazioni e aggiustamenti strutturali.
Se sommiamo gli evasori amministrativi (1,5 milioni) e i casi penali (290.000), lo Stato ucraino si trova a dover gestire quasi 1,8 milioni di infrazioni in un contesto di guerra totale. Questi numeri sono gestibili?
Contemporaneamente alle 2700 manifestazioni negli USA contro il Presidente-autocrate Donald Trump, anche nel capoluogo toscano hanno inscenato una protesta i residenti statunitensi.
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