Conflitti

L'esercito USA e l'uso di armi chimiche a Falluja.

Tradotto da per PeaceLink
Fonte: Islamonline.net & News Agencies
http://www.islamonline.org/English/News/2004-11/10/article05.shtml - 10 novembre 2004

FALLUJA, 10 novembre 2004

Viene riferito da più fonti che l'esercito USA stia usando armi chimiche e gas velenosi nella sua offensiva su larga scala contro Falluja, baluardo della resistenza irachena. Un triste ricordo delle gassazioni dei Curdi avvenute nel 1988, per mano, presumibilmente, di Saddam Hussein.

"Le truppe di occupazione statunitensi stanno usando gas e armi chimiche bandite a livello internazionale sui combattenti della resistenza" hanno dichiarato alcune fonti della resistenza all'agenzia Al-Quds Press, mercoledì 10 novembre.

"L'impiego di queste armi letali ha provocato la morte di decine di civili, i cui corpi giacciono disseminati per strade e marciapiedi", hanno aggiunto.

"Usano armi chimiche, spinti dalla disperazione e dal senso di impotenza davanti alla continua, tenace resistenza della gente di Falluja, che è riuscita a cacciare l'esercito statunitense da diversi distretti ed a farvi di nuovo sventolare orgogliosamente la bandiera irachena. La resistenza è anche riuscita a distruggere ed incendiare notevoli quantità di carri armati e veicoli statunitensi".

"L'esercito USA ha inondato di gas chimici e nervini i guerriglieri, provocando reazioni incontrollate e scene strazianti" ha dichiarato all'agenzia Al-Quds un medico iracheno, che ha richiesto l'anonimato.

"Alcuni tra i residenti di Falluja hanno riportato gravissime ustioni, incurabili, causate dai gas velenosi", hanno aggiunto i guerriglieri della resistenza che hanno preso parte ai combattimenti di Golan, a nord ovest di Falluja.

Lo scorso agosto, gli Stati Uniti ammisero l'uso di armi incendiarie al napalm, bandite dalla normativa internazionale, in Iraq, nonostante il Pentagono avesse precedentemente negato l'uso di quell'arma "orribile" durante le tre settimane utilizzate per portare a compimento l'invasione.

Al termine dell'offensiva, il 9 aprile scorso, gli Iracheni cominciarono a lamentarsi del fatto che le loro città fossero disseminate di bombe a grappolo inesplose.

Il Black Out dei mezzi di informazione

Le stesse fonti ci hanno dichiarato che il black out dei mezzi di informazione, l'esclusione di Al Jazeera dal canale satellitare ed alcuni giornalisti cosiddetti "embedded" , hanno reso un bel servizio all'esercito USA.

"Perciò, le truppe statunitensi hanno preferito usare armi proibite dal diritto internazionale: per piegare l'ammirevole resistenza della gente di Falluja.

Il comando militare statunitense esercita una censura sempre più capillare sugli articoli inviati dai giornalisti "embedded" ai loro rispettivi giornali ed agenzie di stampa" hanno aggiunto le nostre fonti.

Il Ministro iracheno della Difesa, Hazem Al-Shaalan, ha detto martedì 9 novembre che avrebbe preso una posizione decisa al riguardo.

"La dichiarazione di Al-Shaalan non è servita a niente e si è continuato a far uso di armi chimiche e di gas velenosi a Falluja." hanno dichiarato alcuni osservatori all'agenzia Al-Quds.

Le denunce di uso di gas velenosi ci riportano dolorosamente alla gassazione della comunità curda da parte, presumibilmente, di Saddam Hussein, avvenuta nella città settentrionale di Halbja nel 1988.

Mentre l'Occidente insiste nell'affermare che Saddam fosse il responsabile dietro le quinte di quel crimine odioso, l'ex presidente punta il dito verso il regime iraniano.

Note: Traduzione di Patrizia Messinese a cura di Peacelink

Articoli correlati

  • Dieci anni fa il disarmo chimico della Siria
    Conflitti
    Quando Russia e USA collaboravano

    Dieci anni fa il disarmo chimico della Siria

    In questo saggio del professor Pascolini il lungo percorso che ha portato al disarmo, l'eliminazione e lo smaltimento delle armi chimiche utilizzate dalla Siria nella guerra civile scatenata dalle rivolte del 2011 contro il regime.
    8 maggio 2023 - Alessandro Pascolini
  • OPAC: "Cloro usato probabilmente in Siria a febbraio"
    Conflitti
    Gli ispettori inviati dall'ONU e che indagano sull'uso di armi chimiche non hanno addossato la responsabilità ad alcuna delle parti in conflitto

    OPAC: "Cloro usato probabilmente in Siria a febbraio"

    Le analisi si riferiscono ad un evento accaduto a febbraio a Saraqueb, città che dista 290 chilometri rispetto a Duma, sito dove è stato sospettato un attacco chimico ad aprile di quest'anno
    17 maggio 2018 - Alessandro Marescotti
  • Una buona alternativa alla guerra (tra le tante possibili)
    Conflitti
    La proposta Russia-Siria che sembra piacere anche a Obama

    Una buona alternativa alla guerra (tra le tante possibili)

    Possibili azioni diplomatiche per scongiurare il conflitto USA-Siria, a patto che vengano messi sotto controllo gli arsenali chimici.
    12 settembre 2013 - Autonomous Non-Profit Organisation (ANO) “TV-Novosti”
  • Siria: le prime vittime di ogni guerra sono verità e umanità
    Conflitti
    Dossier contro la "nuova" guerra

    Siria: le prime vittime di ogni guerra sono verità e umanità

    Menzogne, mezze verità, fatti manipolati, carneficina di civili. Mentre il mondo attende il passaggio in Siria dalla guerra per procura all'attacco diretto USA, i media proseguono la loro opera di disinformazione, distrazione, manipolazione di massa...
    31 agosto 2013 - Alessio Di Florio
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)