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Quando il bene è comune piace agli ambientalisti

Stefano Montanari ed il Sen Rossi in Puglia hanno fatto tappa a Modugno, Bari, Massafra e Taranto. L’incontro di Taranto, organizzato da Peacelink, Comitato per Taranto e amici di Beppe Grillo, con la partecipazione straordinaria di TarantoViva che ha presentato alcuni video sui rifiuti in attesa dello scienziato
21 marzo 2008
Roberto De Giorgi

- Una signora uscendo dalla sala della libreria Gilgamesch a Taranto dice "Certo è terribile pensare a come siamo combinati, io vivo a Palagiano e compro latticini e verdure da un contadino. Ora ho saputo che prima... c’era una discarica"

Montanari scuote la platea: "se ci estinguessimo ora, il pianeta terra non avrebbe più l’inquinamento dell’uomo, ma manterrebbe per intero tutto quello che finora è stato immesso nell’aria, nel suolo, nell’acqua"

Ci siamo fatti tutto il male possibile. La vicenda della nanoparticelle è iscritta nella storiella italiana, mentre l’Europa fa ricerca, affida incarichi alla dr. Antonietta Gatti (moglie di Montanari), nel nostro paese questo delicato compito è svolto da un laboratorio privato.

Dov’è allora l’interesse comune? E’ emblematica la vicenda di questi coniugi ricercatori chiamati in tutto il mondo, negli scenari di guerra, a partire dal crollo delle torri gemelle per fare analisi sulle polveri sottili, mentre in Italia vengono trattati come terroristi. Ma dov’è va questo Paese o meglio dove è arrivato?

L’occasione di Taranto è la presentazione di un libro, un operazione elettorale soft. Gli ambientalisti puri non amano collusioni politiche e spot elettorali. Ma la sostanza c’è, il Bene Comune si vede. Così come l’urgenza di cambiare le regole. Che senso ha, dice lo scienziato, controllare lo sforamento della quantità delle polveri, se non si misura il diametro delle stesse? perchè se sono Pm10 al massimo mi danno un raffreddore, ma se sono nanopolveri mi uccidono. E scorrono le slides che mostrano dove s’annidano questi killer, che raggiungono, attraverso il sangue, tutti i tessuti. Nanopolveri di alluminio, cromo, zinco, ecc. E spunta il caso di quella signora morta di cancro al fegato. Il patologo non si spiegava il referto tumorale ( in genere provocato da un virus).

Il laboratorio di Montanari scopre che si trattava di una particella piccolissima di oro sulla quale era cresciuto il granuloma. Andando a ritroso nella storia della donna si scopre che aveva in passato curato un ginocchio con infiltrazioni d’oro.

Ecco le dannate nanoparticelle!

Sia chiaro le nanoparticelle si formano anche naturalmente dai vulcani, dalle erosioni delle rocce. Ma l’uomo ha aumentato il danno; le case vecchie, gli asfalti vecchi formano il reticolato che si frantuma in polveri. Poi ci sono le ciminiere a carbone, le centrali a turbogas, le acciaierie e gli inceneritori di rifiuti. Non ci facciamo mancare niente. E questi microscopici frammenti ci riempiono fino ad arrivare nella cellula dov’è riposto il Dna. E la cellula non si suicida più (apoptòsi) e replica questo messaggio tumorale all’infinito. Montanari avverte, non dico che c’è il tumore, ma potrebbe esserci. La medicina non è una scienza esatta, qui due + due potrebbe fare quattro.

Però la scienza ha il dovere di lanciare l’allarme. Lavorare sul bene comune è soprattutto dare informazione. E vi sono informazioni che vengono da lontano. Plinio il Vecchio aveva parlato dell’amianto, definendolo pericoloso. Ci abbiamo messo migliaia di anni per capirlo. Ma, si sa, ci sono sempre scienziati prezzolati che danno il parere favorevole alle industrie al momento giusto. Così è per l’incenerimento dei rifiuti che non tiene conto del pensiero di Lavoisier (2° principio della termodinamica) sulla conservazione della massa. Vale a dire che se brucio una tonnellata di rifiuti questa non sparisce ma si trasforma in una tonnellata di anidride carbonica e 300 kg di cenere, 600 litri di acqua sporca, ecc.

Manca a questa classe politica ed imprenditoriale il senso delle cose, della vita e della filosofia. Anassimandro di Mileto, pre-socratico, diceva: "in natura nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma".

Chi pensa di arrivare a "rifiuti zero" bruciando i rifiuti, pensa ancora di trovarsi di fronte ad un popolo bue che si puo’ confondere mantenendolo nella disinformazione e distraendolo con le stupidità di questa campagna elettorale. Ma il bene comune oggi la gente sa cos’è e saprà sempre di più come difenderlo.

Note: http://www.nanodiagnostics.it

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