nanoparticelle

10 Articoli
  • Quando il bene è comune piace agli ambientalisti

    Quando il bene è comune piace agli ambientalisti

    Stefano Montanari ed il Sen Rossi in Puglia hanno fatto tappa a Modugno, Bari, Massafra e Taranto. L’incontro di Taranto, organizzato da Peacelink, Comitato per Taranto e amici di Beppe Grillo, con la partecipazione straordinaria di TarantoViva che ha presentato alcuni video sui rifiuti in attesa dello scienziato
    21 marzo 2008 - Roberto De Giorgi
  • Rifiuti, è sufficiente la differenziata
    Una lettera al Messaggero Veneto

    Rifiuti, è sufficiente la differenziata

    "L’emergenza rifiuti, a Udine, la si può eliminare tranquillamente con la raccolta differenziata obbligatoria. Gli inceneritori producono nanoparticelle, conosciute come PM2-PM0,1 che per il loro diametro di soli 0,1 micron passano attraverso qualsiasi tipo di filtro"
    13 gennaio 2008 - Ivano Zuliani
  • Inceneritore a Taranto: accenderlo o no?
    Lettera al direttore del Corriere del Giorno

    Inceneritore a Taranto: accenderlo o no?

    Il problema delle nanopatologie, ossia delle malattie determinate da polveri sottili, fini ed ultrafini (si veda, ad esempio, http://www.nanodiagnostics.it del prof. Montanari), non può più essere trascurato, soprattutto in una città come Taranto
    13 gennaio 2008 - Giulio Farella
  • Futuro incerto

    Se il nanoscienziato ha paura

    29 novembre 2007 - Carola Frediani
  • La sua creazione dovrebbe essere il primo atto ufficiale della nuova commissione d'inchiesta. Parla la scienziata Antonietta Gatti

    Uranio impoverito, nasce la banca dati delle vittime

    Mi auguro che questo centro, condiviso con le forze armate, possa darci il polso della situazione
    13 gennaio 2007 - Antonio Massari
  • Ho paura
    No agli inceneritori

    Ho paura

    Ho sempre più paura che il problema dei rifiuti in Campania continui ad essere affrontato sull’onda emotiva dell’emergenza. E' sbagliato credere che gli inceneritori possano rappresentare la panacea di tutti i mali. Gli inceneritori sono tra i massimi produttori di nanoparticolato, sostanza che penetra direttamente nelle vie aeree inferiori e negli alveoli polmonari, passa rapidamente nel sangue, penetra all’interno delle cellule e del nucleo, danneggiando il cervello e lo stesso DNA.
    13 novembre 2006 - Alex Zanotelli
  • Inquinamento e salute

    Nanopatologie: cause ambientali e possibilità di indagine

    In allegato alla pagine web trovate l'articolo in formato PDF.
    10 novembre 2006 - Stefano Montanari e Antonietta Gatti
  • Iniziativa del WWF in Puglia a Gioia del Colle

    Le nanoparticelle uccidono!

    Conferenza del dott. Stefano Montanari sul DISMO (Dissociatore Molecolare) costruito presso l'Ansaldo Caldaie spa a Gioia del Colle ed in via di sperimentazione a soli 2 km dal centro urbano. Quali garanzie assicura un impianto che brucia rifiuti chimico-tossici ad elevatissime temperature?
    15 ottobre 2006 - Alessandro Marescotti
  • Così l’uranio inquina la Terra. Per sempre

    21 settembre 2006 - Stefania Divertito
  • Una sconvolgente verita' dietro l'uranio impoverito
    Le nanopolveri prodotte dalla guerra e dai poligoni di tiro entrano nei tessuti di soldati e i civili coinvolti, senza più uscirne

    Una sconvolgente verita' dietro l'uranio impoverito

    E' in atto una contaminazione planetaria prodotta da nanoparticelle inquinate. Ingerite anche mangiando un alimento contenente nanopolveri, passano irreversibilmente nei tessuti. Entrano nel sangue e nello sperma. Vengono trasmesse al partner tramite l'atto sessuale. Analizzati casi di sperma con bismuto, calcio, titanio, ferro, titanio, cobalto, cromo, molibdeno, acciaio. L'inquietante scoperta delle "nanopatologie" emerge nella Commissione di inchiesta del Senato sull'uranio impoverito. Questa è la relazione della dottoressa Antonietta Gatti, responsabile del Laboratorio dei biomateriali presso il Dipartimento di neuroscienze dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
    27 febbraio 2006 - Dott.ssa Antonietta Gatti

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Dal sito

  • Economia
    La spesa militare produce effetti benefici sull’economia nazionale?

    Spese militari e moltiplicatore keynesiano

    Per ogni miliardo di dollari speso nel settore militare si creano circa 11.200 posti di lavoro. Ma lo stesso miliardo investito in sanità ne crea 14.300, nell’istruzione 15.500, nelle energie rinnovabili 16.800.
    22 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • Disarmo
    I dati dell'Ufficio parlamentare di bilancio confermano le perplessità dei pacifisti

    L'aumento delle spese militari è un suicidio finanziario

    Aumentare le spese per la difesa fino al 2% del Pil, come richiesto dalla NATO, farebbe salire il debito pubblico italiano oltre il 137% nel 2028. Nessun effetto moltiplicatore economico: ogni euro speso per la guerra rende meno di quello che toglie. Una perdita secca per la collettività.
    22 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Pace

    Grati a Papa Francesco, voce della pace

    Comunicato di AIMPGN - Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare - alla morte di Papa Francesco
    21 aprile 2025 - Michele Di Paolantonio (Presidente di AIMPGN, Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare, sezione italiana di IPPNW)
  • Conflitti
    L'ONU lancia l'allarme: "Il momento peggiore da ottobre 2023"

    Venti bambini uccisi in media ogni giorno: cresce l'orrore nella Striscia di Gaza

    Secondo l'UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East) dal 18 marzo quasi 600 bambini sono stati uccisi e oltre 1.600 feriti nei nuovi attacchi israeliani su Gaza. Intanto in Israele cresce il rifiuto del servizio militare.
    21 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Editoriale
    Con l'enciclica Laudato si’ ha dato voce anche al pensiero ecologista

    L'eredità che papa Francesco lascia al movimento per la pace

    Ricordiamo Papa Francesco, insieme a padre Alex Zanotelli, entrambi nell'Arena di Verona, che sorridono mentre reggono la bandiera della pace. Non è solo una foto. È un'eredità. A noi pacifisti il compito di raccoglierla, custodirla e farla vivere ancora.
    21 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
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