Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Dal corrispondente di Pressenza a Vienna alla conferenza ICAN, Tony Robinson di Mondo Senza Guerre

Una sopravvissuta alla bomba di Hiroshima, parla al Forum della società civile a Vienna

Laura Tussi7 dicembre 2014

 

A Vienna per il Cambiamento e la Pace

“Questo futuro non è obbligatorio, ma è il futuro che ci attende se non facciamo qualcosa.”

06.12.2014 Tony Robinson

Setsuko Thurlow, sopravvissuta alla bomba di Hiroshima Bomb, parla al forum della società civile a Vienna.

Queste sono state le drammatiche parole con cui il dottor Ira Helfand ha aperto oggi la prima tavola rotonda del forum della società civile organizzato dall’International Campaign Against Nuclear Weapons a Vienna.

Il forum raduna 600 attivisti, giovani ed esperti di 70 paesi e si tiene alla vigilia della conferenza inter-governativa sugli impatti umanitari delle armi nucleari organizzata l’8 e 9 dicembre dal governo austriaco, con la partecipazione di oltre 150 paesi.

La tavola rotonda di apertura, intitolata “Armi nucleari – perché ce ne importa?” è stata preceduta dalla straziante a drammatica testimonianza di una sopravvissuta alla bomba di Hiroshima.

A tredici anni Setsuko Thurlow e le sue compagne di scuola venivano addestrate a decifrare codici e messaggi segreti in una struttura alla periferia di Hiroshima; all’improvviso ha visto una luce accecante e avuto la sensazione di fluttuare nell’aria. Quando ha ripreso i sensi si è ritrovata sotto una catasta di macerie; con l’aiuto di altre ragazze imprigionate è riuscita a strisciare fuori insieme a due amiche.

Lo spettacolo che si sono trovate davanti le ha lasciate senza fiato: figure a mala pena umane venivano loro incontro, alcune con gli intestini e i globi oculari che sporgevano dal corpo, la pelle bruciata e i capelli ritti in testa, scheletri ambulanti e persone mezze morte.

Facendosi strada tra i cadaveri, le ragazze si sono dirette verso le colline in cerca d’acqua, aiutando altri sopravvissuti come potevano. Senza tazze o secchi per trasportare l’acqua, potevano solo bagnarsi le camicette e passarle in giro perché la gente le succhiasse.

Setsuko ha raccontato in modo vivido l’esperienza, lasciando il pubblico inebetito e commosso e descritto ciò che è successo nei giorni seguenti: la gente che moriva, i parenti perduti, gli amici inceneriti, i 351 compagni di classe le cui vite sono state stroncate in modo tanto crudele.

Ha raccontato che al loro arrivo gli americani non hanno fornito assistenza medica ai sopravvissuti, ma si sono portati dietro ricercatori che controllavano gli effetti delle radiazioni sulle vittime. I medici giapponesi, impreparati a un simile disastro, non avevano modo di rispondere.

Quasi incapace di trattenere l’emozione raccontando una storia che ha di certo ripetuto infinite volte in giro per il mondo, Setsuko Thurlow ha sopportato quella che doveva essere una tortura personale per fornire ancora una volta la sua testimonianza, nella speranza di fare la differenza e assicurare che una bomba nucleare non venga mai più usata. Alla fine del suo intervento è stato dispiegato un lungo striscione giallo con i nomi in giapponese dei compagni di scuola morti quel 6 agosto 1945, quasi 70 anni fa.

“Rammento i visi dei miei 351 compagni di scuola. Ho un profondo ricordo di ognuno di loro. Voglio che ricordiate che ognuno di loro aveva una vita, aveva un nome… Siamo preoccupati dell’impatto umanitario delle armi nucleari. Finora si parlava di “deterrenza” e di “equilibrio delle forze” e cose del genere. E’ un sollievo vedere che finalmente si parla degli esseri umani e di quello che le armi nucleari fanno agli esseri umani. Tutti questi miei amici sono morti, cancellati dalla faccia della terra. E’ una cosa che non deve più succedere. Dobbiamo mettere al bando queste armi, queste bombe malvagie, tutte e 17.000.”

Alla luce di questa testimonianza, è incredibile pensare che queste bombe esistano ancora 69 anni dopo il loro primo utilizzo. Gli organizzatori di questo forum e della conferenza inter-governativa sperano che storie potenti come questa e come quelle dei sopravvissuti agli esperimenti nucleari nell’atollo di Bikini o nel Kazakhstan capovolgano le discussioni sulle armi nucleari, concentrandosi sul loro impatto sugli esseri umani e rendendo il disarmo un imperativo morale da realizzare al più presto possibile.

Traduzione dall’inglese di Anna Polo

 

Informazioni sull'Autore

 

Tony Robinson, Humanist Movement activist, co-direct of Pressenza and author of the book "Coffee with Silo and the quest for meaning in life".

Note: da PRESSENZA - International Press Agency:
http://www.pressenza.com/it/2014/12/questo-futuro-non-e-obbligatorio-ma-e-il-futuro-che-ci-attende-se-non-facciamo-qualcosa/

Articoli correlati

  • La guerra in Ucraina: un grande affare per Washington
    CyberCultura
    Un articolo ottenuto con l'Intelligenza Artificiale generativa

    La guerra in Ucraina: un grande affare per Washington

    Comunque vada a finire, gli Stati Uniti emergono come il principale beneficiario di questo disastro. Consolidano infatti il primato nell'export bellico e sostituiscono le esportazioni energetiche con il proprio Gas Naturale Liquefatto.
    16 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Le "armi" di Massimo D'Alema
    Editoriale
    In passato gli avevamo scritto perché chiedesse scusa per le vittime innocenti dei bombardamenti

    Le "armi" di Massimo D'Alema

    Interrogatori e perquisizioni. I pm configurano il reato di corruzione internazionale. Al centro dell'inchiesta una compravendita di navi e aerei militari. D'Alema è stato il presidente del consiglio italiano che autorizzò l'intervento italiano in Kosovo nel 1999
    22 agosto 2023 - Alessandro Marescotti
  • Elly Schlein: «Inaccettabile usare il Pnrr per produrre armi»
    Disarmo
    «Togliere i fondi dai nidi per metterli sulla produzione di armamenti per noi non è accettabile»

    Elly Schlein: «Inaccettabile usare il Pnrr per produrre armi»

    Il voto nel parlamento europeo a favore del finanziamento del munizionamento e dell'armamento dell'Ucraina con i fondi del PNRR e della coesione evidenzia come una gran parte della sinistra e dei Verdi europei abbia sostenuto questa scelta. Pubblichiamo i dati tratti dal sito dell'Europarlamento.
    1 giugno 2023 - Redazione PeaceLink
  • The provision of weapons to Ukraine has been a failure
    PeaceLink English
    It calls for the ultimate sacrifice of thousands of reluctant Ukrainian youth

    The provision of weapons to Ukraine has been a failure

    Instead of reducing the victims, it has increased them to such an extent that today it is officially forbidden by the authorities to provide data. The rhetoric of the aggressor and the aggressed is falling apart. We are facing the logic of feud, not defensive war.
    11 maggio 2023 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)