Tutto fermo fino a fine anno

Una moratoria per il centro oli in Abruzzo

La Regione ha approvato un disegno di legge grazie al quale fino al 31 dicembre 2008 non si potranno costruire industrie insalubri, al fine di garantire la conservazione dello stato dei luoghi nel tratto di costa tra Francavilla e San Salvo
7 marzo 2008
Maurita Cardone
Fonte: La Nuova Ecologia

- Tutto fermo fino a fine anno per il centro oli sulla costa teatina. Dopo un acceso Consiglio Regionale circondato dalle proteste degli agricoltori e degli abitanti della zona, la Regione ha approvato un disegno di legge in virtù del quale fino al 31 dicembre 2008 non si potranno costruire industrie insalubri, al fine di garantire la conservazione dello stato dei luoghi nel tratto di costa tra Francavilla e San Salvo.

Un sub-emendamento sottolinea inoltre che, a tutela dell'immagine, della qualità e della salubrità delle produzioni vitivinicole, olivicole e frutticole di pregio, la Regione controllerà le variazioni delle caratteristiche biochimiche di aria, acqua e suolo. Provvedimenti che evidenziano le preoccupazioni di una regione che nell'ultimo anno ha scoperchiato il vaso di pandora dei problemi ambientali e che ora guarda con apprensione al futuro.

Tuttavia non c'è piena soddisfazione nel fronte del no, che reclama posizioni più decise e un blocco definitivo. Neppure le voci secondo le quali in caso di cancellazione del progetto l'Eni chiederebbe un risarcimento di 7 milioni di euro frenano la verve polemica di chi questa centrale non la vuole e basta. Di certo c'è che la decisione del Consiglio regionale va verso il superamento della fase del petrolio, così come già dichiarato dai consiglieri in una precedente seduta.

Il Consiglio è infatti compatto nella propria contrarietà al centro e il disegno di legge è stato votato da entrambi gli schieramenti. Ad essere ancora favorevole è soltanto il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco il quale però, per ora, non può che incassare il colpo.

Articoli correlati

  • Trump incendia i Caraibi
    Latina
    Le provocazioni statunitensi cercano il casus belli per attaccare il Venezuela

    Trump incendia i Caraibi

    La guerra al narcotraffico rappresenta solo il pretesto per impadronirsi delle risorse dell’intera regione
    5 novembre 2025 - David Lifodi
  • Venezuela sotto attacco
    Latina
    Proseguono le provocazioni statunitensi

    Venezuela sotto attacco

    In una situazione geopolitica già complessa gli Stati Uniti sono alla ricerca del casus belli contro Caracas utilizzando la scusa della lotta al narcotraffico.
    21 settembre 2025 - David Lifodi
  • Si condanna l’occupazione russa dell’Ucraina mentre si continua ad occupare l’Iraq
    Pace
    Meloni più audace di Putin

    Si condanna l’occupazione russa dell’Ucraina mentre si continua ad occupare l’Iraq

    Nessuno sembra farci più caso ma i militari della NATO, ora sotto comando italiano, stanno sempre occupando illegalmente il Nord Est dell’Iraq, zona grande quanto il Donbass. Più audace di Putin, la Premier Meloni, in tuta mimetica, è andata sotto Natale a rendere loro visita. Nessuno ha fiatato.
    1 gennaio 2023 - Patrick Boylan
  • Solidarietà agli attivisti di Extinction Rebellion
    Editoriale
    Azione nonviolenta a Roma davanti all’ENI

    Solidarietà agli attivisti di Extinction Rebellion

    Gli attivisti chiedono di incontrare i ministri Patuanelli e Gualtieri, che detengono la Golden Share con cui si può indirizzare l’ENI verso la fuoriuscita dal fossile e verso nuove politiche sostenibili in Italia e nel mondo
    9 ottobre 2020 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.25 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)