manifestazione

AMINA E LE ALTRE STORIE

26 settembre 2003
ore 18:00

l movimento delle donne si muove da sempre in quell'area della politica
dove diritti umani , giustizia, democrazia sono le grandi mete mai raggiunte
ma da raggiungere. Le donne quando parlano di democrazia , di diritti USANO
parole che nel linguaggio comune sembrano metter tutti d'accordo, ma che al
loro fondo sono grenratrici di un diverso universo politico tutto da
realizzare ed esplorare.
Anche quando si parla di lotte per l'abolizione della pena pena di morte, di
tutte le pene di morte, pare che le donne abbiano alleati autorevoli e
schierati nei luoghi più trasversali della politica. Noi del coordinamento
donne non abbiamo mai finto di credere che la lotta alla lapidazione
inflitta alle donne dal patriarcato islamico potesse esaurirsi nella lotta
tout-court alla pena di morte: così come le vessazioni e le restrizioni del
patriarcato occidentale-cattolico-ebraico verso il genere non possono essere
considerate soltanto una violazione dei diritti umani.
Noi abbiamo conosciuto i casi di Safija Hussaini e di Amina Lawall , abbiamo
capito che era necessario non fermarsi alla facile indignazione
dell'opinione pubblica occidentale , cominciando da subito a sviluppare un
lavoro di scavo nella condizione delle donne all'interno del dominio
patriarcale rendendo evidente che, qualora quelle condanne fossero state
eseguite, si sarebbe trattato di esecuzioni politiche contro le libertà
femminili.

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anna draghetti
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