concerto

Mamafrica

4 aprile 2009
ore 20:30

Sabato 4 aprile 2009, gli studenti del Liceo Scientifico F. Severi organizzano, insieme al gruppo di musica etnica “Mamafrica”, un concerto di musica africana a favore dell’Associazione Abbà. L’iniziativa nasce nell’ambito di un progetto di sensibilizzazione al volontariato e alla solidarietà internazionale che l’Associazione Abbà promuove da alcuni anni presso il liceo milanese in partnership con Pime e Fondazione Don Gnocchi.

Presso il Pime di Milano (Via Mosè Bianchi 94) in data 4 aprile (ore 20.30), si terrà il concerto etnico di musica africana dei “Mamafrica”, un gruppo di giovani artisti, percussionisti e ballerine provenienti dal Senegal con il desiderio di diffondere la cultura africana attraverso la musica, le canzoni popolari e la danza.
Il concerto sarà uno strumento per far fare al pubblico, in modo divertente, un viaggio d’iniziazione nell’Africa delle percussioni e della danza per conoscere e capire il valore inestimabile della cultura di questo popolo. Lo spettacolo sarà anche l’occasione per riflettere su tema dell’immigrazione, delle diversità culturali e delle problematiche ad esse collegate.

L’evento rappresenta la conclusione annuale del progetto di sensibilizzazione al volontariato ed educazione allo sviluppo che l’Associazione Abbà porta avanti ormai da sei anni presso il Liceo Scientifico “F. Severi” di Milano avente l’obiettivo di approfondire della conoscenza degli studenti sui problemi socio-economici e culturali dei paesi più poveri del mondo per sviluppare il loro senso di solidarietà.
Il programma, inserito nel Piano dell’Offerta Formativa della Scuola e gestito in collaborazione con Fondazione Don Gnocchi e PimeMilano, ha dato luogo in questi anni ad un percorso educativo che accompagna i quasi 400 studenti di 16 classi dalla prima alla quinta con l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi il sostegno a distanza, sviluppare in loro la comprensione delle cause che sottostanno alla debolezza di alcuni Paesi e sviluppare un senso di responsabilità e solidarietà verso tali realtà.
Quest’anno, visto il successo del progetto e l’entusiasmo manifestato dai ragazzi, il programma è stato esteso anche a una classe dell’Istituto Cesare Correnti e verrà probabilmente nei prossimi anni riconfermato e ampliato ad altre classi.
Tra le metodologie utilizzate per coinvolgere i ragazzi: testimonianze e conferenze di persone vissute nei paesi di interesse e che collaborano al progetto sulle loro specifiche esperienze di volontariato, percorsi formativi condotti da relatori esperti delle realtà dei paesi in via di sviluppo e attività multimediali.

“Quello che ho imparato in questi anni è che il volontariato, pur essendo libero e gratuito, non è una sorta di elemosina che fai a qualcuno meno fortunato di te, ma è invece un vero è proprio scambio. Tu dai qualcosa e ricevi qualcos’altro, cose che non hanno prezzo…”. (testimonianza di un ragazzo del liceo F. Severi di Milano)

I ragazzi del “Severi” hanno accolto fin dall’inizio con entusiasmo la proposta di Abbà e nel 2003 hanno cominciato a sostenere alcuni coetanei brasiliani mediante l’organizzazione di eventi annuali di raccolta fondi. Ogni anno i ragazzi si propongono una sfida diversa e più ambiziosa per aiutare Abbà: quest’anno un concerto etnico che prevederà anche le testimonianze di alcuni membri dell’Associazione e di alcuni ragazzi del Liceo Severi attivi in azioni di volontariato in Italia e all’estero. In particolare sarà prevista la testimonianza di uno studente del Liceo che ha partecipato in questi anni al programma di sensibilizzazione realizzato da Abbà e che ha effettuato quest’estate un’esperienza di volontariato presso la Casa de Apoio ao Menor Carente di Santa Cruz do Rio Pardo in Brasile.

Abbà - Associazione per l'Adozione a distanza dell'Infanzia Abbandonata - è nata a Milano nel 1993 con una precisa finalità: offrire, tramite lo strumento delle adozioni a distanza e delle borse di studio universitarie una possibilità concreta di crescita e di sviluppo educativo e formativo a bambini e ragazzi in condizioni sociali ed economiche particolarmente gravi.
L’associazione opera in cinque Paesi - Albania, Brasile, Camerun, Filippine e Pakistan - attraverso missioni religiose e non che assicurano non solo la puntuale e corretta erogazione del denaro inviato, ma anche l'accompagnamento educativo personalizzato ad ogni singolo beneficiario (ad oggi più di 1000), fino all'inserimento nel mondo del lavoro.

Per maggiori informazioni:
Roberta Repossini
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