manifestazione

Difendiamo la libertà di informazione per difendere il diritto alla vita dei tarantini

29 luglio 2014
ore 19:00 (Durata: 3 ore)

Peacelink ha aderito e sostenuto questo evento:
Taranto Respira ha organizzato questo evento e invita tutti a partecipare con i propri simboli, con cartelloni, strumenti musicali e/o nelle modalità preferite.
Taranto ha bisogno di un'informazione plurale e completa e vogliamo prima di tutto manifestare la nostra solidarietà al giornalista Luigi Abbate, licenziato da Blustar, e a tutti i suoi colleghi che spesso conosciamo di persona che vivono una condizione lavorativa di estrema precarietà e ovviamente di debolezza.
La crisi economica e il maggior utilizzo dei social rispetto ai media tradizionali rendono più difficile la sostenibilità economica dei giornali e delle tv locali, a maggior ragione in un territorio "impoverito" con la conseguenza di ridurre gli spazi della libertà di informazione.
Pur consapevoli di questi fenomeni rilevanti anche a livello nazionale, riteniamo che la nostra città abbia particolarmente bisogno di un'informazione libera, onesta e plurale.
Taranto infatti è duale, piena di contraddizioni e complessa; necessita quindi di tanti bravi giornalisti che la raccontino: due colonne, due mari, due litoranee, due porti, ma anche tre ponti; dal punto di vista economico, industria pesante e produzione di pale eoliche, agricoltura e pesca, commercio/turismo e industria, un museo archeologico nazionale "bello da morire" e pochi monumenti greci.
I media nazionali citano la nostra città en passant per dire che qualcuno ha risolto i problemi e poi presentano ottime inchieste su come stanno realmente le cose.
Succede di tutto in questa città, ma sembra che non sia abbastanza rilevante per i tg nazionali che dedicano servizi lunghissimi alle legittime proteste di 250 persone in altre località, mentre hanno ignorato le marce dei 30.000 tarantini. Per non dire che quasi mai a livello nazionale sono stati citati i circa 4.000 lavoratori ILVA in solidarietà.
Martedì ci vedremo per chiedere più libertà di informazione, più confrontarci con gli operatori dei media e per informare la popolazione di quanto sta accadendo.
Chiediamo quindi ai giornalisti di esser presenti e parte attiva della manifestazione, per il bene di tutti.

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