evento

Sulla Strada Per Kobane

21 febbraio 2020
ore 18:00 (Durata: 2 ore)

Documentario, dibattito e concerto di Ashti Abdo

Il C.I.Q. vi invita a una serata dedicata all' informazione e solidarietà alla questione curda, con la partecipazione dell'associazione MezzaLuna Kurdistan.

Il programma:

- ore 18: PROIEZIONE STRAORDINARIA del documentario "Sulla strada per Kobane"
Con la partecipazione dell'associazione MezzaLuna Kurdistan e della giornalista RAI Stefania BATTISTINI.
Ingresso a offerta libera, interamente devoluta alla causa

- Cena a buffet a 10 euro

- Concerto di ASHTI ABDO, con la partecipazione dei musicisti Gabriele Montanari e Shiva Rahmani, e della danzatrice Laura Zahira. Ingresso a 5 euro

Documentario (60min):
Il regista e film-maker Enrico Del Gamba, tornato in Italia profondamente cambiato, racconta la storia di questo viaggio attraverso il suo obbiettivo fotografico. Voci, rumori, odori, sguardi, canti, cieli tersi o oscurati dalla polvere, vite che neanche immaginiamo possano essere vissute.
“Sulla strada per Kobane” racconta la diaspora del popolo curdo durante i primi anni della guerra civile siriana intrecciando la sua storia con l’incontro fortuito tra due giovani, Enrico e Sabah. Lui è un giovane film-maker, partito per la Turchia con una missione umanitaria, lei una ragazza curdo-siriana che vive clandestinamente in un garage nella piccola città turca di Suruc insieme al padre ed alle sorelle. Dopo essersi incontrati per caso, Sabah racconta ad Enrico di come la sua famiglia, fuggita da Kobane durante l’invasione dell’ISIS abbia perso i contatti col fratello rimasto là con l’intenzione di difendere la città e con la speranza di poterla un giorno ricostruire.
L'incontro con la ragazza e la sua storia sarà il punto di partenza per un'esperienza incredibile. Insieme a Giacomo – fotoreporter e compagno di viaggio - il ragazzi attraverseranno il confine Siriano verso Kobane, alla ricerca del fratello di Sabah.


Vi presentiamo l'ideatore e regista: Enrico Del Gamba.

Enrico Del Gamba, classe 1988, nasce a Livorno. Fotografo autodidatta, dopo aver passato un periodo di vita viaggiando tra l’Europa e l’Australia si iscrive nel 2014 all’Accademia del Cinema di Bologna e comincia a lavorare come Videomaker per diverse aziende. Inseguito compie diversi reportage e lavora come cameraman freelance per documentari quali Lindsay Kemp’s Last Dance (regia di Nendie Pinto Dukcunsky), Mega-Naufragi (Discovery Channel), The Shadows of Vulcanoes (Milstrem Films). Nel 2017 segue un corso di specializzazione in Alta Formazione in Cinema e Documentario sperimentale presso il Distretto del Cinema di Parma.

Biografie:

ASHTI ABDO:

Cantante, musicista e compositore curdo, è nato ad Aleppo e cresciuto ad Afrin. La musica diventa la sua passione travolgente molto presto: trascorre l’infanzia tra le colline del suo villaggio, ascoltando le storie e le canzoni degli anziani, circondato dai suoni della natura. Da bambino impara a cantare ninne nanne a sua sorella e a suonare il tipico strumento curdo, il tembûr (saz), con suo fratello. Trasferitosi in Italia dopo l’adolescenza, continua a suonare il tembûr da autodidatta, iniziando a esibirsi come artista solista. Nel 2012 si unisce ai Domo Emigrantes, portando nella band suoni e trame tipiche del Medio Oriente. L’incontro con il gruppo lo porterà a sua volta a conoscere e fare suoi strumenti e ritmi tipici del Sud Italia.Dal 2014 suona il saz, il mandolino e le percussioni nell’ensemble Piccola Ban- da Rebelde canta De André. Nel 2015 collabora anche con Angelo Petraglia e Francesco Forzani, (musicisti di Lodi,) creando Beja: la musica, il racconto, la guerra, un progetto di improvvisazione
musicale basato su una traduzione personale dell’esperienza bellica. Nel 2016 dall’incontro con Manuel Buda alla chitarra classica e con Fabio Marconi al violhao de choro a 7 corde, nasce un eccentrico trio di strumenti a corda (a cui si aggiungono all’occorrenza percussioni, voci e fiati come clarinetto e duduk) in cui ognuno porta le melodie che ha incontato nel suo cammino personale di vita, di ricerca e di esperienza e che confluiscono in un vero e proprio viaggio musicale che da Vienna arriva fino al Mar Caspio, tra danze greche, melodie klezmer e canti della tradizione curda. Nel 2018 vince il premio DoReMiFaSud, concorso che promuove l’integrazione e il dialogo fra culture musicale differenti.

GABRIELE MONTANARI:
Classe 1993 inizia giovane lo studio del violoncello a Pavia, conseguendo il diploma nel 2014 presso l’Istituto Musicale “F. Vittadini”. Collabora fin da subito con orchestre e gruppi musicali, appassionandosi a vari generi (classica, indi, rock, folk, reggae, pop, d’autore) ed intraprendendo un percorso artistico con numerose band e formazioni con le quali calca numerosi palchi in giro per l’Italia e l’Europa. Ha registrato nel 2019 il “Disco che non c’è” con Spigoli Trio, formazione new age d’autore.
Suona anche il basso, il pianoforte ed è stregato dal fascino degli strumenti etnici.

SHIVA RAHMANI:
è nata il 22 gennaio 1993. È una giocatrice di Daf persiana. Shiva ha iniziato a studiare Daf quando aveva 14 anni con maestri come: Nabil Yousef sharidavi, Sara Fotros, Sina dehghani e Mohsen taherzadeh.
È venuta a Milano per continuare la sua formazione in master in urbanistica e durante questi anni continua le sue attività artistiche.

LAURA ZAHIRA:
danzatrice, coreografa e insegnante di Danze Orientali e Fusion.
Nasce a Milano con la passione per l’arte e per la danza. Frequenta fin da bambina corsi di modern jazz, per poi approdare alla danza contemporanea. L’incontro con le Danze del Medio Oriente avviene nel 2004 avvicinandosi dapprima alla forma classica, la “Danza Orientale” (dall’arabo “Raqs Sharqi”), e ampliando successivamente i suoi studi ai molti stili popolari e folckloristici, e alla cultura musicale araba. Da queste basi si è sviluppato il suo interesse per le contaminazioni e per le fusioni contemporanee, spinta dalla ricerca di uno stile personale e libero, un cammino aperto e di dialogo tra Oriente e Occidente.

Per maggiori informazioni: evento su Facebook
Aggiungi a calendario: Google - Outlook - Apple - Altri

Prossimi appuntamenti

Mappa

Eventi dei prossimi giorni

Ricerca eventi

Dal sito

  • PeaceLink
    Ilva di Taranto:

    Memoria, lotta e resistenza sociale nella narrazione di Piero Mottolese

    La tesi di Monia Torre, basata su un’approfondita ricerca antropologica, analizza la percezione del rischio legate all’Ilva di Taranto. Attraverso le testimonianze di operai come Piero Mottolese, attivista di PeaceLink, emergono le dinamiche tra fabbrica, ambiente e comunità.
    14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Ecologia
    A Bari le associazioni ambientaliste hanno preso la parola

    L'ILVA inquina ancora: audizioni nella commissione ambiente del Consiglio regionale pugliese

    Le emissioni in aria di ossido di azoto prodotte dall’altoforno AFO4 e le concentrazioni di fenoli e cianuri nei reflui dello stabilimento superano i limiti di legge. Tutto questo nonostante le promesse di "ambientalizzazione".
    14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Pace
    Monsignor Giuseppe Satriano firma la petizione online

    L’arcivescovo di Bari-Bitonto contro l'invio di armamenti in Ucraina

    Cresce il sostegno della Chiesa all’appello per fermare l'escalation bellica. Oggi i Vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese pregano per la pace nella Basilica di San Nicola a Bari.
    14 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Ecologia
    Comunicato stampa

    NO alla devastazione del fiume Tara: il dissalatore è un altro sacrificio per Taranto!

    La conferenza dei servizi del 10 gennaio 2025 ha purtroppo dato parere favorevole al progetto di dissalatore al fiume Tara che rappresenta l’ennesima aggressione alle risorse naturali di Taranto, una città già gravemente segnata da decenni di scelte insostenibili.
    13 gennaio 2025 - Comitato per la Difesa del Territorio Jonico
  • Latina
    Rischia di arenarsi il processo contro l’ex capo di stato di stato maggiore dell’esercito

    Guatemala: impunità per Benedicto Lucas García

    Su di lui pende l'accusa di genocidio contro gli indigeni maya nel periodo 1978-1982, uno dei più sanguinosi nella storia del paese a causa dell’operazione Tierra arrasada (terra bruciata) lanciata da suo fratello Romeo Lucas García per sterminare le comunità indigene.
    13 gennaio 2025 - David Lifodi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.27 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)