Sabra e Chatila : un documentario per non dimenticare
Beirut, settembre 2004 - gennaio 2005
Lo scorso settembre ho fatto parte della delegazione italiana a Beirut per
la commemorazione del massacro di Sabra e Chatila.
Sono un documentarista indipendente e quell'esperienza E' divenuta un
progetto a lungo termine; il viaggio la prima fase di un documentario che
ha preso forma in un video-diario dal titolo "Incontri": con le persone
che si sono raccontate, con le famiglie che mi hanno accolto, con chi mi
accompagna nel percorso.
Protagonisti sono dei rifugiati palestinesi in Libano: Youssef, barbiere e
abitante del Gaza Hospital; Abu Jamal, che a Sabra aspetta da 22 anni il
ritorno del figlio; Mohammed, che da Chatila ha denunciato Sharon per
crimini contro l'umanità; Khadijhe, che finita la Guerra dei Campi si E'
trasferita nell'ospedale abbandonato.
Questo lavoro ha per me valore di studio, E' il punto di partenza per un
lungo e articolato progetto di documentazione che ho iniziato nei campi
palestinesi di Sabra e Chatila, più precisamente al Gaza Hospital; la
vendita dei dvd a 15 euro (escluse le spese postali se fuori Roma) E' per
ora la sua unica forma di autofinanziamento.
Il Gaza Hospital era un ospedale della Mezzaluna Rossa Palestinese, uno
dei punti di forza della politica sociale dell'O.L.P. (Organizzazione per
la Liberazione della Palestina).
E' un luogo emblematico che E' stato oggetto e testimone di eventi che
hanno segnato la storia dei rifugiati palestinesi in Libano, una struttura
che E' stata nel tempo danneggiata, depredata e successivamente occupata da
molte famiglie palestinesi che nel periodo tra l'invasione israeliana e la
Guerra dei Campi erano rimaste senza casa.
Circa 2500 persone vivono ora al suo interno, rendendolo di fatto un campo
profughi sviluppato in verticale.
Il progetto vuole mantenere e diffondere la memoria di quel luogo,
raccontandone la storia con un documentario e creando un archivio di
testimonianze orali degli abitanti dell'edificio.
Kinoki mrc
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