Retroscena della guerra in Libia
Mistero italiano: tre contractor liberati da una prigione di Tripoli
L'accusa del regime era di essere dei contractor, mercenari al soldo dei ribelli
27 agosto 2011
Le autorità italiane hanno assicurato il rientro di tre connazionali imprigionati da un mese nel carcere di Abu Salim e liberati dai ribelli: Antonio Cataldo di 27 anni di Avellino, Luca Boero di 42 anni di Genova e Vittorio Carella, 42 anni di Peschiera del Garda. La loro presenza in Libia è ancora avvolta nel mistero: l'accusa del regime era di essere dei contractor, mercenari al soldo dei ribelli. Gli italiani sostengono invece di essere arrivati in Libia per scortare un importante uomo d'affari tunisino fino a Tunisi.
Articoli correlati
- Dodici brevi riflessioni sulla guerra in Ucraina
Il Grande Inganno
Lo scorso anno il New York Times rivelava che un obiettivo della guerra era testare in Ucraina l'efficacia delle nuove armi Nato. Gli ucraini sono le cavie e pagano con la vita questo esperimento. I governi europei stanno al gioco e infatti fioccano ordini per acquistare le armi più performanti21 novembre 2023 - Alessandro Marescotti - Steadfast Noon 2023
Internationalist demonstration against NATO's nuclear exercise
The demonstration was with thousands of participants coming from various parts of Italy. Thirteen peace committees from Puglia expressed their opposition to the nuclear military exercise. Additionally, Pax Christi conveyed its disapproval through the words of its president.22 ottobre 2023 - PeaceLink staff - Intanto nei cieli italiani è in corso l'esercitazione nucleare della Nato Steadfast Noon
Coraggiosa iniziativa di denuncia contro le armi nucleari in Italia
Dopo il deposito della denuncia, sono state molte le richieste da parte di persone che desideravano aggiungere la propria firma. Purtroppo, questo non è più possibile dopo il deposito iniziale. Tuttavia è stata ideata una lettera di condivisione che chiunque può firmare.17 ottobre 2023 - Redazione PeaceLink - Un concetto datato e pericoloso
Stoltenberg: "Le armi per l'Ucraina sono la via per la pace"
La vera via per la pace richiede un impegno incondizionato per la diplomazia, il dialogo e la ricerca di soluzioni pacifiche. Siamo chiamati a costruire un mondo in cui la legge del più forte, sancita dalla guerra, venga superata dalla volontà dei popoli attraverso la nonviolenza.1 ottobre 2023 - Alessandro Marescotti
Sociale.network