"Covid e le saggezza nascoste" di Marinella Correggia

L'ultimo libro di Marinella Correggia, è illuminante per comprendere la pandemia Covid 19 e la sua gestione in tutto il mondo. Una visione «altermondialista», ecopacifista, lontana dalle teorie del complotto ma anche alternativa alla narrazione dominante.
25 settembre 2021
Linda Maggiori

Covid e le Saggezze nascoste, di Marinella Correggia, pag. 202, Libri di Gaia (Ecoistituto), 10 euro.

Covid e le Saggezze nascoste, di Marinella Correggia, pag. 202, Libri di Gaia (Ecoistituto), 10 euro.

L'ultimo libro di Marinella Correggia, (scrittrice e giornalista, attivista per la pace e la giustizia socio-ecologica Nord-Sud), ci aiuta a comprendere la pandemia Covid 19 e la sua gestione in tutto il mondo. Una visione «altermondialista», ecopacifista, lontana dalle teorie del complotto ma anche alternativa alla narrazione dominante.

Il libro-inchiesta ripercorre  le strategie adottate dai vari paesi in tutto il mondo, tra prevenzione, cura e abbandono, presunzione e umiltà, rovinosi fallimenti e saggezze nascoste. Lo stile è appassionante, giornalistico, ma al contempo preciso, riportando studi, fonti e realtà sul campo.

Nonostante l'origine del virus Sars-Cov-2 non sia ancora chiara (almeno quattro sono le ipotesi), l'impatto devastante della specie homo sapiens sull'ambiente è innegabile:  deforestazione e commercio sconsiderato di viventi, allevamenti intensivi, in questi ultimi decenni hanno scatenato zoonosi devastanti e lo faranno sempre di più. Vogliamo davvero rincorrere mille zoonosi o modificare il nostro stile di vita e modello di sviluppo?

Il rapporto Ipbes su Biodiversità e pandemia, nell'ottobre 2020 ci metteva in guardia su un approccio business as usual: «Le attuali strategie sanitarie concentrate solo a controllare le pandemie dopo la loro comparsa, sperando poi in vaccini e terapie, non sono un modo realistico per evitare l'era delle pandemie».

Più che di pandemia, si dovrebbe infatti parlare di sindemia: è l'interazione della malattia da coronavirus con l'aumento continuo delle malattie croniche e dei loro fattori di rischio, tra cui obesità, iperglicemia, inquinamento atmosferico. Per questo «una gestione a valle e biomedica dell'emergenza, concentrata sulle sole modalità del contagio e su come interromperlo, non arriva alle cause ed è destinata a fallire». Coltivare la salute implica una necessaria prevenzione, un diverso modo di alimentarsi, di vivere, un ambiente più sano. 

Un capitolo è dedicato ai «cammini degli altri», prima che arrivasse il vaccino: dal Burundi al Madagascar, dai paesi dell'Alba ad Haiti in America latina, dalla Tanzania a certi Stati dell'India, dalle comunità del Chiapas al Bhutan, fino a Timor Est: in giro per il pianeta, pur con pochissimi fondi e mezzi, si è evitata l'ecatombe (che l'Oms prevedeva) grazie a una capillare azione di prevenzione porta a porta, cure domiciliari poco costose con farmaci economici e molto diffusi, e con la collaborazione di tutta la comunità.  «Nelle abitudini della comunità è impensabile lasciar sola la persona che soffre. Preghiere e veglie hanno sempre affiancato e mai ostacolato il lavoro nostro e dei promotores de salud... Abbiamo messo a punto e utilizzato un protocollo di cure, con farmaci di facile reperibilità e costo accessibile, e insomma, finora ce l'abbiamo fatta.» è la testimonianza di un medico in Chiapas nel 2020. 

Il vaccino universale non è quindi l'unica via. Essenziale è la cura, meglio se domiciliare, precoce e poco costosa. E purtroppo boicottata. Il libro racconta le storie dei medici che anche in Italia hanno salvato tante vite, visitando i pazienti a casa, ma che dopo un anno e mezzo non sono ancora riusciti ad ottenere il riconoscimento del protocollo di terapie domiciliari. 

Si passano poi in rassegna i danni collaterali di una guerra al virus portata avanti con metodi rigidi e toni bellicosi: impoverimento ulteriore delle classi e delle aree svantaggiate, vittime di altre malattie non più diagnosticate e non più evitate, risvolti antidemocratici e infodemia per creare il panico («meglio sudditi che morti»), impatto ambientale legato all'aumento vertiginoso di usa e getta in tutti i campi.

Infine le domande che l'autrice solleva sulla vaccinazione a tappeto. Un libro magari scomodo ma rigoroso, sulla vera salute, sulla equità globale anche in tempo di pandemie (o meglio sindemie).

L'autrice ha devoluto interamente il compenso ricevuto dalla casa editrice a progetti in Yemen, Siria, Senegal, India, Italia e altri paesi.

Sabato 2 ottobre, ore 11 Marinella Correggia sarà a Faenza (RA), presso il Parco Tassinari per presentare il suo libro, qui il programma: https://fb.me/e/12ovTpPQH

Per l'acquisto contattare ecoveneto@gmail.com.

Note: https://fb.me/e/12ovTpPQH

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