Lanciato un nuovo Anonymous Remailer

Lo annuncia il Progetto Winston Smith, attivo nel supporto alla realizzazione di servizi per la privacy digitale, dai nodi Freenet agli Pseudonym Server e oltre. Il nuovo remailer accessibile anche da web
4 ottobre 2003
Punto Informatico

Roma - Il Progetto Winston Smith, nell'ambito dell'iniziativa "P&ace" (Private & Anonymous Communication for Everyone) ha annunciato insieme a Futureworlds.it la messa in rete di Futurew, un nuovo anonymous remailer di tipo II (Mixmaster). L'accesso al remailer è possibile, oltre che con gli appositi client, anche via connessione web protetta.

Secondo il Progetto, che collabora e supporta chi desidera realizzare risorse pubbliche per la e-privacy (nodi Freenet, Anonymous Remailer, Pseudonym Server ecc.), in questo momento i remailer situati nel territorio degli Stati Uniti "non possono essere più considerati affidabili, a causa delle leggi che limitano ed in certi casi annullano il diritto alla privacy ed alla riservatezza delle comunicazioni".

I promotori del Progetto sembrano temere che siano in corso, negli USA, una serie di azioni di censura dei remailer. "Non è certamente un caso - affermano - che il remailer "storico" lcs, installato presso il Massachusetts Institute of Technology, sia fuori servizio senza spiegazioni da settimane, e che la maggior parte dei riferimenti ad esso siano scomparsi dai siti del M.I.T.".

Anche 6 degli 8 pseudonym server esistenti si trovano secondo il Progetto nella stessa situazione. "Gli altri due - spiegano - sono in Italia, ma le loro performance sono per ora insufficenti e gli stessi indirizzi del Progetto, che si trovavano sul server del MIT, non sono quindi più operativi, e la corrispondenza tra le persone avviene attualmente attraverso la mail list e-privacy".

"I remailer situati nei paesi dell'Unione Europea - continuano i promotori del Progetto - devono prendere in carico la fornitura di posta privata, che appare più che mai necessaria".

In un momento molto difficile per i diritti individuali in rete, è significativo che, mentre la dimensione della rete dei remailer(attualmente 60, di cui solo 30 pienamente operativi) è cresciuta solo del 30% dall'inizio del 2002, il numero dei remailer italiani sia passato nello stesso periodo da 5 a 9, di cui 6 pienamente operativi.

"Il Progetto Winston Smith - hanno dichiarato i promotori del nuovo remailer - è stato direttamente coinvolto, dalla semplice consulenza al completo setup, nella realizzazione di 4 dei 9 remailer italiani; siamo lieti che l'iniziativa P.&.a.c.e. sia finalmente decollata, e ci auguriamo che questo rappresenti solo un inizio".

In cantiere sono già numerosi altre iniziative, tra le quali la creazione di altri remailer tipo II e tipo III, quella di pseudonym server nel territorio della UE nonché la realizzazione di nuovi nodi e gateway Freenet, rete di importanza fondamentale che in questo momento attraversa un periodo problematico.

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