Nuove scelte nell'ambito della didattica digitale
La crisi del coronavirus e la diffusione della didattica a distanza ha richiesto un ripensamento complessivo della scuola.
Da questo punto di vista è stata molto utile la community delle Avanguardie Educative che ha anticipato scelte e innovazioni metodologiche nell'ambito della didattica digitale.
Tali scelte sono sintetizzate nel "Manifesto" che potete leggere qui di seguito.
1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola: oltre l’erogazione della lezione dalla cattedra verso modalità di apprendimento attivo, anche con l’ausilio di simulazioni, giochi didattici, attività “hands-on”, ecc.
2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare: le ICT non sono né ospiti sgraditi né protagonisti, sono opportunità che consentono di personalizzare i percorsi di apprendimento, rappresentare la conoscenza, ampliare le fonti del sapere, condividere e comunicare.
3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento: la fluidità dei processi comunicativi innescati dalle ICT si scontra con ambienti fisici non più in grado di rispondere a contesti educativi in continua evoluzione e impone un ripensamento degli spazi e dei luoghi in cerca di soluzioni flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’attività svolta.
4. Riorganizzare il tempo del fare scuola: il superamento di steccati rigidi come il calendario scolastico, l’orario delle lezioni e la parcellizzazione delle discipline in unità temporali minime distribuite nell’arco dell’a.s. può avvenire tenendo conto della necessità di una razionalizzazione delle risorse, di una programmazione didattica articolata in segmenti, unità e moduli formativi, dell’affermarsi delle ICT che favoriscono nuove modalità di apprendimento e che necessitano di nuovi tempi.
5. Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza: l’espansione di internet ha reso la conoscenza accessibile in modo diffuso; non solo il patrimonio di fatti e nozioni (una volta monopolio esclusivo di pochi) oggi è aperto alla comunità e ai cittadini, ma la società contemporanea valorizza competenze nuove, difficilmente codificabili nella sola forma testuale e nella struttura sequenziale del libro di testo.
6. Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ecc.): una scuola d’avanguardia è in grado di individuare (nel territorio, nell’associazionismo, nelle imprese e nei luoghi informali) le occasioni per mettersi in discussione in un’ottica di miglioramento, per arricchire il proprio servizio attraverso un’innovazione continua che garantisca la qualità del sistema educativo.
7. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile: obiettivo delle scuole d’avanguardia è individuare l’innovazione, connotarla e declinarla affinché sia concretamente praticabile, sostenibile e trasferibile ad altre realtà che ne abbiano i presupposti.
Le 22 scuole, avendo sperimentato uno o più percorsi di innovazione ispirati dal «Manifesto», sono così anche le prime 22 scuole capofila di «Avanguardie educative». I percorsi di innovazione ispirati dal «Manifesto» sono diventati le cosiddette «Idee» che le scuole aderenti al Movimento – confortate da un servizio di assistenza/coaching in modalità blended – possono adottare e sperimentare nei loro curricoli.
Il Movimento è una comunità di pratica ‘in crescendo’ che evolve, si trasforma e che dal 2014 aumenta di anno in anno il suo contingente, tra scuole capofila delle Idee e scuole adottanti che stanno sperimentando una o più di una delle Idee. A queste si aggiungono le scuole polo che assicurano a livello regionale – insieme ad esperti formatori presenti sul territorio di pertinenza – un’articolata serie di attività di informazione, formazione, diffusione e sostegno alle scuole del Movimento e ai processi d’innovazione.
La community di «Avanguardie educative» si apre alle scuole accogliendo esperienze di innovazione da loro sviluppate e consolidate.
Fonte: Indire
Articoli correlati
- L'accusa dell'ambasciatore ucraino in Italia
Libri scolastici italiani accusati di raccontare la storia ucraina come vuole Putin
Le accuse dell'ambasciatore ucraino appaiono come un'ingerenza. È fondamentale che i docenti italiani siano liberi di condurre le proprie ricerche e di scegliere i libri di testo senza pressioni esterne e che abbiano la libertà di adottare prospettive storiografiche diverse e critiche.20 marzo 2024 - Alessandro Marescotti e Daniele Novara - Lezione su Francesco Guicciardini
Se la vita politica è improntata all'interesse particolare e all'opportunismo
Alla fine dell’Ottocento Francesco De Sanctis espresse una condanna di Guicciardini che, con il suo scetticismo e il suo disincanto pessimistico, era rinunciatario nei confronti della corruzione e della decadenza politica italiana. Era capace di comprenderne la portata nefasta ma ne poneva rimedio.19 marzo 2024 - Alessandro Marescotti - A Mottola, in provincia di Taranto, l’istituto comprensivo “Manzoni" presenta il suo progetto
Saper(e)Consumare
Il progetto “Tappi… all’altezza”, che ha visto l'Istituto scolastico vincere un finanziamento nell’ambito del bando nazionale Saper(e)Consumare, si propone di diffondere informazioni e conoscenze in tema di economia circolare.23 maggio 2023 - Virginia Mariani - L'IC "A. Manzoni" di Mottola (Taranto) partecipa al Festival dello Sviluppo Sostenibile
STEAM... in mostra!
La nostra prima esperienza nel metaverso. Ritratti, biografie e video dedicati ad alcune scienziate, da Ipazia ai giorni nostri, il tutto tratto dal libro di Sara Sesti "Scienziate nel tempo". Le protagoniste di una grande Storia.18 maggio 2023 - Virginia Mariani
Sociale.network