La geolocazione web è un'opportunità o una minaccia?
Si chiama geolocazione ed è la capacità di un sito web di fornire contenuti differenziati in base al visitatore.
Ogni computer connesso ad internet ha un unico indirizzo numerico; è l'Internet Service Provider ad assegnarlo all'utente.
Quando un database abbina ogni assegnazione al luogo dove il network è registrato compie una geolocazione.
RealNetworks ad esempio offre giochi sportivi e film solo agli utenti di specifiche nazioni, mentre Art.com presenta i prezzi in euro agli utenti europei e in dollari a quelli Americani.
Ci sono compagnie come Digital Envoy in grado di effettuare centinaia di geolocazioni incrociate in modo tale da superare gli ostacoli posti da provider come AOL, che dirigono il traffico della Virginia e della California sullo stesso gateway.
Quova, Amakai, Digital Envoy, sono in grado di effettuare geolocazioni con l'approssimazione dell'80% per le città e del 99% per le nazioni.
Database incrociati, pubblicità mirata, contenuti filtrati; la geolocazione porta con sé molte domande, questioni da affrontare.
La privacy è garantita?
Si se si intende restrittivamente con privacy il diritto dell'utente specifico Mario Rossi a non essere tracciato e schedato.
E i contenuti sono uguali per tutti?
No, se la geolocazione proibisce ad un utente italiano di vedere una notizia americana o ancora peggio permette di usufruire solo di quella preimpostata per l'utente di destra o di sinistra.
La geolocazione ha il potere di inibire non tanto la libertà di espressione quanto la libertà di ricerca.
Il marketing che di per sè ha il dovere di allargare il mercato diviene in nome dell'accuratezza censore in grado di inibirlo.
La geolocazione è figlia di una visione schematica dell'uomo ridotto a consumatore da tracciare e indirizzare.
Ma non tutti hanno la stessa visione dell'uomo.
Superpages.com, uno dei maggiori siti e-commerce, ritiene la geolocazione una gabbia quando la si intende come mappa infallibile, un'opportunità quando la si vede come suggerimento.
Sicuramente è una tecnologia in grado di determinare in futuro un radicale cambiamento del concetto di World Wide Web.
Articoli correlati
- In manette il fondatore di Telegram
L'arresto di Pavel Durov è un pericoloso precedente
L'inchiesta francese richiama alla mente il caso Edward Snowden, il tecnico informatico ricercato per aver rivelato come diverse multinazionali del digitale avessero collaborato con l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) degli Stati Uniti, consentendo l'accesso ai dati privati degli utenti.25 agosto 2024 - Alessandro Marescotti - Il presidente argentino ha tolto i sussidi destinati all’agricoltura familiare, indigena e contadina
Argentina: Milei censura l'agroecologia
All’interno dell’Instituto Nacional de Tecnología Agropecuaria, i cui vertici sono di nomina politica, è vietato utilizzare nei documenti interni i termini agroecologia, cambiamento climatico e biodiversità.16 agosto 2024 - David Lifodi - La Corte Suprema degli Stati Uniti decide sul futuro dei contenuti sui social media
È costituzionale limitare la moderazione dei contenuti?
Quali contenuti si possono rimuovere dai social media? La legge del Texas, firmata nel 2021 dal governatore Greg Abbott, rende illegale per qualsiasi grande social media “bloccare, bandire, rimuovere, negare l'uguale accesso o visibilità, o altrimenti discriminare”.25 febbraio 2024 - Brian Fung - The Intercept
L'Ucraina blocca i giornalisti dal fronte con una censura crescente
“È incredibile quanto poco di ciò che sta accadendo venga raccontato. Ho seguito quattro guerre e non ho mai visto un tale divario tra la drammaticità del conflitto e l’esiguità della sua documentazione da parte della stampa dall’altro”, ha dichiarato Luke Mogelson, collaboratore del New Yorker.4 luglio 2023 - Alice Speri
Sociale.network