Iran verso Internet e satellite
Teheran (Iran) - Tira aria nuova nella capitale iraniana dopo la diffusione di un rapporto secondo cui almeno tre milioni di famiglie posseggono un apparato di ricezione satellitare, oggi vietato dalla legge.
L'agenzia di stampa ufficiale IRNA ha riportato le parole di un influente componente della commissione Cultura del Parlamento iraniano, Fatemeh Rahbar, secondo cui tra i parlamentari va diffondendosi l'idea che sia ora di cambiare le normative anti-satellite. Un cambiamento che potrebbe coinvolgere anche Internet.
"Il problema centrale - ha spiegato Rahbar - è che la società iraniana utilizza internet e le parabole satellitari. Quindi l'unica soluzione al momento è regolamentare l'uso". Un approccio decisamente avanzato al problema che, secondo Rahbar, si tradurrà a brevissimo in una proposta di legge che sarà vagliata dal Parlamento.
È dunque prematuro parlare di svolta sebbene una normativa sull'argomento sia attesa da anni: il suo arrivo potrebbe dunque assumere un significato importante dopoché le precedenti proposte, presentate nella scorsa legislatura, sono state bocciate dal Consiglio dei Guardiani, l'organismo religioso che ha diritto di veto sulle norme approvate dal Parlamento.
"Non siamo contro l'uso di parabole e Internet - ha spiegato ancora Rahbar - ma si deve procedere con uno studio approfondito ed estensivo sul problema in modo tale che si arrivi ai migliori risultati". Un riferimento, evidentemente, alla necessità di presentare al Consiglio una normativa adeguatamente sostenuta e che possa dunque passare il severo vaglio delle autorità religiose.
Nonostante gravi episodi di censura, in Iran da tempo si moltiplicano segnali di interesse e di apertura, pur moderata, verso le nuove tecnologie. Lo scorso gennaio è arrivato nel paese l'ADSL, una notizia accolta quasi con entusiasmo all'estero proprio perché ad un tempo foriera di novità ed emblematica della nuova aria che sembra tirare a Teheran.
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