Non è il primo e -speriamo- nemmeno l'ultimo

Il sito del Senato passa a Linux

Tutti i servizi lato server del Senato sono passati a tecnologie Open Source
Giacomo Alessandroni24 settembre 2004
Fonte: Comunicato stampa del Senato della Repubblica

Logo del Software libero

"Sono molto lieto che i nuovi servizi implementati dal Senato della Repubblica siano stati sviluppati su linux. In particolare il nuovo sito http://www.senato.it/ utilizza, diversamente dal passato, le tecnologie di software libero, e in particolare Apache; come tanti Paesi ed Istituzioni, tra cui il Bundesratt tedesco, i comuni di Monaco e Barcellona, parte dell'amministrazione centrale brasiliana anche il Senato ha fatto questa importante scelta. Scelte come queste rafforzano il pluralismo informatico, che non può essere delegato ad un solo fornitore, come oggi avviene nel mercato del software e dei sistemi operativi." dichiara il sen. Fiorello Cortiana, presidente dell'intergruppo bicamerale per l'Innovazione Tecnologica.

"Spero che questo preluda alla decisione, che ho spesso sollecitato, di sperimentare quei sistemi anche in ambito client. Evidentemente questa scelta, fatta sulla base di motivazioni tecniche, rafforza il percorso del DDL 1188, di cui sono primo firmatario, volto a trovare forme di garanzia del pluralismo informatico e spinge per la costruzione di un modello di piena interoperabilità tra sistemi diversi da parte della Pubblica Amministrazione, vera garanzia del diritto all'accesso alle informazioni per tutti i cittadini."

Note: Il nuovo sito del Senato: informazioni generali

Dal 23 settembre 2004 è in linea il nuovo sito del Senato.
Questi i cinque obiettivi attorno ai quali è stato costruito il progetto:

1. Ricercabilità
Il nuovo motore di ricerca generale consente ricerche per parola o combinazione di parole fin dalla home page; sono inoltre possibili ricerche specialistiche all'interno delle banche dati e delle singole sezioni del sito, mentre la nuova funzionalità "riferimenti normativi" consente di collegare rapidamente i riferimenti normativi contenuti nei testi parlamentari alle principali banche dati esterne.

2. Usabilità
La complessità del sito è stata ricondotta ad un albero di navigazione estremamente semplificato: sei voci nel menu principale (pulsanti rossi orizzontali) corrispondenti alle aree più importanti, un menu contestuale all'area nella colonna sinistra, alcuni box di "collegamenti rapidi" nella colonna destra e, soprattutto, il percorso di navigazione evidenziato sotto la testata ("Sei in:...).

3. Accessibilità
Ogni sezione è stata progettata avendo particolare attenzione ai protocolli internazionali e nazionali in materia di accessibilità del web agli utenti disabili, anche quando questo significava rinunciare a qualche "effetto speciale" che sicuramente avrebbe reso più accattivante il sito. Una decisione presa prima ancora che il Parlamento approvasse la legge (la n. 4 del 2004) relativa ai siti della Pubblica Amministrazione.

4. Attualità
Le notizie sull'attività parlamentare e sulle principali iniziative culturali saranno presenti già nella home page del Senato.

5. Multimedialità
Già da alcuni mesi è attiva una prima forma di web multimediale con le sedute dell'Aula riprodotte in modalità "videostreaming"; nel nuovo sito saranno disponibili anche le "registrazioni" delle sedute e dei principali eventi culturali. L'interattività inizia invece a prendere forma con le caselle di posta elettronica pubbliche che potranno essere utilizzate dai cittadini per rivolgersi ai senatori o all'amministrazione.

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