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Le fabbriche degli F35 al tempo della quarantena

Il virus Covid-19 non si ferma con le armi: “Questa non è un’esercitazione"

E’ stata privilegiata la protezione dell’attività economica rispetto alla tutela della salute
23 marzo 2020

Cameri

“Questa non è un’esercitazione. Non è il momento di arrendersi. Non è un momento di scuse. Questo è un momento di superare tutti gli ostacoli”, ha detto a Ginevra il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus. “I paesi hanno predisposto piani per decenni per scenari di questo genere. Ora è il momento di attuare tali piani”.

Di quali piani parla il direttore generale dell’OMS? In Italia esiste un “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR)” che ha come obiettivo generale quello di ridurre la frequenza delle infezioni sostenute da microrganismi resistenti agli antibiotici e di quelle associate all’assistenza sanitaria ospedaliera e comunitaria. In particolare sul sito del Ministero della Salute si possono trovare tutti gli atti recanti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Diversa è la strategia per fronteggiare le conseguenze di una eventuale diffusione intenzionale di un virus (bioterrorismo). In questo caso vige il Piano Nazionale di Difesa Settore Sanitario che consiste in una parte non classificata, quella divulgata, e di una parte classificata, cui hanno accesso solo operatori provvisti di nulla osta di segretezza.

Come ricorda il medico Ernesto Burgio, esperto di biologia molecolare, epigenetica e nuove biotecnologie genetiche e membro del consiglio scientifico di ECERI European Cancer and Environment Research Institute – Bruxelles, la possibilità dell’arrivo di una nuova epidemia molto grave dopo Ebola e Sars era stata prevista, il punto non era se sarebbe arrivata, ma quando sarebbe arrivata. Di fronte ad una seria minaccia bisognava pensare allo “scenario peggiore possibile” e mettere subito in campo una strategia di contrasto del virus rapida, efficace e duratura: limitare/rallentare la diffusione, salvaguardare i sistemi sanitari e proteggere la salute degli operatori sanitari.

Il 21 marzo, dopo 10 giorni che l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il coronavirus pandemia, sui giornali si parla di Bergamo, l'Eden produttivo, come di una Wuhan italiana. Secondo Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’istituto Mario Negri, uno dei motivi è che a Bergamo è stata privilegiata la protezione dell’attività economica rispetto alla tutela della salute. Sia il Governo sia le regioni, soprattutto quelle del nord, puntano molto sulla responsabilità dei suoi cittadini e non sulle proprie. Eppure i cittadini/lavoratori non partecipano ai processi decisionali.

Continua invece a crescere il malessere dei lavoratori perché senza protezioni e senza servizi: in primis medici, infermieri, tutto il personale sanitario e delle pulizie, dagli operai e impiegati di uffici e fabbriche alle commesse dei supermercati, dai rider delle consegne a domicilio ai farmacisti e camionisti agli autisti del trasporto pubblico e privato, a tutta la moltitudine di lavoratori/cittadini a cui viene continuamente richiesto di assumere comportamenti prudenziali. Nel sito PuntoSicuro, il quotidiano sulla sicurezza su lavoro, è stato pubblicato un piano di emergenza aziendale per fronteggiare il Coronavirus. Fra i vari punti c’è: “Occorre raccomandare a tutti i dipendenti l’assunzione di comportamenti prudenziali, sia avvicinandosi ad altri colleghi, sia tenendo costantemente igienizzate le mani “. Ai datori di lavoro si ricorda di affiggere all’ingresso dell’azienda e in altri locali comuni le raccomandazioni del ministero della salute.

L’11 marzo 2020, il presidente della Lombardia inviava un documento al governo per chiedere“ulteriori misure di contenimento della diffusione del coronavirus (chiusura negozi, i pubblici esercizi, le strutture ricettive e i servizi), d’accordo anche con la regione Veneto. Tuttavia escludeva le attività produttive perché devono essere gli industriali a "regolamentare l'eventuale sospensione o riduzione delle attività lavorative per le imprese".

Il 14 marzo CGIL-CISL e UIL raggiungono una intesa con il Governo per garantire la sicurezza nelle fabbriche. Il 15 marzo i sindacati FIM-FIOM e UILM sottoscrivono un protocollo con i vertici di Leonardo per il contrasto alla diffusione del virus Covid-19. E’ previsto fra l’altro che “Nelle giornate dal 18 al 25 marzo saranno attive sospensioni / riduzioni di attività selettive e modulari, realizzate attraverso progressive riattivazioni parziali delle attività operative”.

Ma allora di che sciopero si parla oggi, 23 marzo, presso gli stabilimenti di Leonardo? “Sono diverse le aziende nel settore aerospazio dove sono scattati oggi gli scioperi contro il decreto del Governo che avrebbe esteso le attività strategiche per il Paese. A incrociare le braccia al momento i lavoratori di Leonardo (36 mila dipendenti), Ge Avio, Fata Logistic System, Lgs, Telespazio, Vitrociset, Mbda, Dema, Cam e Dar”.

Il 21 marzo ancora una volta il presidente della Lombardia Fontana dichiara, alla luce di una situazione che definisce tragica, che ha deciso la “sospensione dell’attività degli uffici pubblici, degli studi professionali, il fermo delle attività nei cantieri e il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente”. Ha previsto inoltre la chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati. Chi non rispetterà il “il divieto di assembramento nei luoghi pubblici – fatto salvo il distanziamento (droplet)” rischia un’ammenda fino a 5mila euro. L’atto “entra in vigore il 22 marzo e produce effetto fino al 15 aprile. In una nota della Regione si specifica anche che i rappresentanti delle associazioni di impresa hanno garantito che fin dalle prossime ore chiederanno ai propri associati di sospendere comunque tutte quelle produzioni che non fanno parte delle filiere essenziali.

Dunque saranno le associazioni di impresa a decidere quali saranno le filiere essenziali e quali no.

Il 23 marzo, dopo la pubblicazione del decreto che introduce ulteriori “Misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”, Vincenzo Boccia, numero uno di Confindustria, scrive al Presidente del Consiglio: “È necessario, per esempio, con una disposizione generale, consentire la prosecuzione di attività non espressamente incluse nella lista e che siano però funzionali alla continuità di quelle ritenute essenziali. Occorre poi un’analoga disposizione che consenta la prosecuzione di quelle attività che non possono essere interrotte per ragioni tecniche. Inoltre c'è l'esigenza che la prosecuzione possa essere garantita con procedure amministrative semplificate. Vanno anche fatte salve quelle attività di natura manutentiva, finalizzate a mantenere in efficienza macchinari e impianti. Inoltre è indispensabile che non si presta in modo efficace a definire le attività industriali”.

Di fatto con il decreto Conte viene ritenuta utile a fronteggiare l’emergenza l’attività svolta nelle aziende della Difesa: “sono consentite le attivita' dell'industria dell'aerospazio e della difesa, nonche' le altre attivita' di rilevanza strategica per l'economia nazionale, previa autorizzazione del Prefetto della provincia ove sono ubicate le attivita' produttive”.

E’ paradossale leggere articoli che raccontano “Le fabbriche degli F35 al tempo della quarantena”: Anche l’industria militare deve fare i conti con il virus. L’aereo più avanzato del mondo costruito grazie a un’interconnessione totale. Due fabbriche fuori dagli Usa partecipano alla sua costruzione: quella giapponese è chiusa, quella di Cameri (Novara) marcia a ritmi ridotti. Pentagono preoccupato sugli effetti di lungo termine”.

Maria Antonietta di Francia venne chiamata “Madame Deficit'', l’F-35 una “Stella morta” (Le stelle morte sono quei progetti militari che risucchiano tempo e denaro in un buco nero). E’ l’inizio di una nuova rivoluzione?

“La salute pubblica dovrebbe stare in modo sostanziale, oggi più che mai, al centro dell’indirizzo politico del Governo e non in modo meramente formale o, peggio, ipocrita e retorico. Gli appelli costanti a restare a casa, certamente da seguire, non salveranno nessuno. La limitazione delle libertà individuali dei cittadini risulta un provvedimento tanto pervasivo quanto inutile e incomprensibile alla gente se viene confrontato con il protratto mancato stop della filiera produttiva nazionale”. Pertanto il 25 marzo il sindacato USB proclama una giornata di sciopero generale.

Riferimenti:
Piano antibiotico-resistenza (PNCAR) http://www.salute.gov.it/portale/antibioticoresistenza/dettaglioContenutiAntibioticoResistenza.jsp?lingua=italiano&id=5281&area=antibiotico-resistenza&menu=vuoto
Raccolta degli atti recanti misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioNormativaNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&iPageNo=1&cPageNo=1
Comunicato stampa: Leonardo: sottoscritto con FIM, FIOM e UILM protocollo aziendale per il contrasto alla diffusione del virus Covid-19 https://www.leonardocompany.com/it/press-release-detail/-/detail/sottoscritto-con-fim-fiom-e-uilm-protocollo-aziendale-per-il-contrasto-alla-diffusione-del-virus-covid-19
Bioterrorismo http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1203_ulterioriallegati_ulterioreallegato_16_alleg.pdf
Scenari e pianificazioni di Scenari e pianificazioni di gestione crisi in Difesa Civile http://www.salute.gov.it/resources/static/ministero/usmaf/corso_15_e_16_settembre_2011/Scenari_e_pianificazioni_di_difesa_civile.pdf
Coronavirus: origini, effetti e conseguenze https://www.ondarossa.info/redazionali/2020/03/coronavirus-origini-effetti-e , http://www.simaonlus.it/wpsima/wp-content/uploads/2020/02/POSITION-PAPER_SIMA_UNESCO_COV2019_25.02.20.pdf
COVID-19. Informazioni e approfondimenti sul Nuovo Coronavirus: Il nuovo protocollo per tutelare la salute nei luoghi di lavoro.https://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-rischio-C-5/rischi-da-agenti-biologici-C-52/covid-19-il-nuovo-protocollo-per-tutelare-la-salute-nei-luoghi-di-lavoro-AR-19909/
“Bergamo, il freno delle aziende e gli errori in corsia: Così la città è diventata capitale europea del virus: solo a Wuhan più vittime e contagi” Intervista a Silvio Garattini pubblicata da Repubblica il 21 Marzo 2020
Coronavirus, la serrata di Fontana non comprende le fabbriche: “Deciderà Confindustria”. Che non intende chiudere https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/11/coronavirus-la-serrata-di-fontana-non-comprende-le-fabbriche-decidera-confindustria-che-non-intende-chiudere/5733147/
Coronavirus, la diretta – Lombardia ferma cantieri, uffici pubblici e sport. Stretta anche in Piemonte. Dogane: stop al lotto e alle slot. Sindacati al governo: “Chiudere le attività non essenziali” https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/21/coronavirus-la-diretta-in-lombardia-fontana-ferma-cantieri-uffici-e-vieta-attivita-sportiva-sindacati-al-governo-chiudere-attivita-non-essenziali-videoconferenza-con-conte-in-corso/5744367/
Il contagio non si ferma, Conte chiude quasi tutto. Catena di smontaggio. Stop a «tutte le attività produttive non essenziali». Il pressing dei sindacati su Governo e Confindustria produce in serata l'annuncio del premier Conte: per frenare il contagio e la strage da Covid-19 - ieri 793 morti, record dei decessi in un giorno, e cinquemila nuovi casi - chiudono le fabbriche https://ilmanifesto.it/contagio-non-si-ferma-conte-chiude-quasi-tutto/
Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro fra sindacati confederali e Governo https://www.fim-cisl.it/wp-content/uploads/2020/03/Protocollo-condiviso.docx-1.pdf
Coronavirus, sciopero a Leonardo https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/03/23/news/coronavirus_sciopero_a_leonardo-252059822/
Coronavirus, dall’aerospazio ai trattori e l’ambiguità del ciclo continuo: le modifiche “last minute” all’elenco delle fabbriche che restano aperte. “Tante non sono essenziali, così è stato depotenziato il decreto” https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/23/coronavirus-dallaerospazio-ai-trattori-e-lambiguita-del-ciclo-continuo-le-modifiche-last-minute-allelenco-delle-fabbriche-che-restano-aperte-tante-non-sono-essenziali-cosi-e-stato-depo/5746012/
La lettera al premier. Boccia a Conte: «Industria al servizio del Paese, ma servono correttivi» https://www.ilsole24ore.com/art/boccia-conte-industria-servizio-paese-ma-servono-correttivi-ADgS28E
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 marzo 2020 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/22/20A01807/sg
Le fabbriche degli F35 al tempo della quarantena. La Stampa del 5 marzo 2020.
Sciopero generale il 25 marzo 2020 https://www.usb.it/

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